Ladri a casa di Prodi.
Venerdì sera dei malviventi hanno svaligiato l’appartamento bolognese dell’ex premier.
I ladri si sono introdotti nell’abitazione forzando la porta (che non era provvista di allarme) e hanno rubato gioielli, orologi e monili.
Un bottino del valore di più di 30 mila euro.
La segnalazione è arrivata ieri alle forze dell’ordine.
Lo riporta il quotidiano bolognese “Il Resto del Carlino”.
L’abitazione di Prodi, che si trova in una stradina del centro storico, via Gerusalemme, che collega Strada Maggiore con piazza Santo Stefano, non sarebbe dotata di un impianto di sorveglianza interno ma gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere pubbliche e private di tutta la zona.
Dopo la segnalazione è scattato anche l’intervento della Digos. Il motivo è che questa doveva verificare se ci fossero tentativi intimidatori.
Infatti il Professore nel 2000, quando era a capo della Commissione Europea, era stato vittima di attentati incendiari da parte di anarchici del Fai.
Da allora la Polizia istituì un presidio fisso che è durato per anni.
Prodi, mentre la casa veniva svaligiata, si trovava a Roma in visita al Papa insieme alla moglie con una delegazione bolognese che comprendeva tra gli altri Francesco Guccini, Pier Ferdinando Casini e Gianni Morandi.
In totale, 11mila persone si sono recate in Vaticano insieme a loro.
Lo scorso 17 aprile, intervenendo all’incontro “Dove Vanno gli Stati Uniti di Trump?” alla Johns Hopkins University di Bologna, Prodi aveva detto che “la democrazia è una decisione sempre più a breve, questo è il nostro grande problema che c’è in tutti i paesi del mondo, negli Stati Uniti, in Italia”.
E aveva osservato che sempre più spesso “le decisioni” politiche “vengono prese per le elezioni successive”.
Secondo l’ex presidente della Commissione Europea, se non ristabiliamo l’importanza dei principi che stanno alla base della democrazia, come uguaglianza, diritti umani e libertà di espressione, “i problemi nel futuro saranno molto più gravi”.