Tagliare le bollette d’oro della Camera: è questa una delle priorità del neoeletto Questore anziano della Camera dei Deputati, il pentastellato Riccardo Fraccaro, il quale ha pubblicato su Facebook il video di un servizio di “Di Martedì”.
Il servizio del programma di Floris spiega che nella revisione delle spese sono al centro tutti gli sprechi di Montecitorio, in particolare le bollette sono un “pallino” di Riccardo Fraccaro, che già nel 2014 aveva istituito un gruppo di lavoro per tentare di efficientare il sistema energetico.
Di questo gruppo di lavoro fa parte il professor Fabrizio Cumo, che ha fatto sapere: “In realtà i palazzi al servizio dell’amministrazione della Camera sono sette: sono Palazzo Montecitorio che è il primo, il palazzo dei gruppi, il palazzo che è denominato ex Banco Napoli e Palazzo Theodoli-Bianchelli”.
“Queste sono edifici della Pubblica Amministrazione – ha aggiunto Cumo – adibiti a uffici e sicuramente sono edifici impegnativi. Gli sprechi e quindi i risparmi possono essere fatti nell’illuminazione”.
L’intero complesso della Camera dei Deputati paga ogni anno ben 6 milioni di euro solo di energia elettrica.
Secondo Fraccaro però con un piano di efficientamento e riqualificazione energetica è possibile abbattere i costi da subito. E secondo Cumo si può risparmiare almeno il 20 per cento in 5 anni, ovvero circa 6 milioni di euro.
Fraccaro nel post pubblicato sul social network ha ricordato che il è Comitato che già dalla scorsa legislatura ha iniziato ad attuare interventi per favorire il risparmio è stato istituito proprio dai 5 Stelle.
E ora come Questore si impegna insieme a tutto il Collegio aportare avanti questo piano.
“Per il Movimento 5 Stelle – ha concluso il deputato pentastellato – rendere efficiente il Paese sul piano energetico è una priorità di governo”.
L’obiettivo dei 5 Stelle è infatti fin dalla nascita quello di costrutire un “futuro verde e rinnovabile”.