Giorgio Napolitano a Che Tempo che fa, nel corso della puntata di domenica 22 aprile, ha detto che “ormai c’è una sola sovranità, quella europea, a cui rispondere”.
Per le sovranità nazionali “non c’è più spazio”, ha aggiunto.
L’ex Capo dello Stato ha anche affrontate la questione dello stallo post-elettorale, spiegando che nessuno è “predestinato” alla carica di presidente del Consiglio, perciò “gli accordi non si devono “negoziare”.
Secondo Napolitano “ci sono troppi esclusivismi, nessuno ha avuto la maggioranza ed è fatale un accordo, e gli accordi si negoziano”.
“Il dato con cui tutti devono fare i conti – ha aggiunto il Presidente emerito – è la forza dei numeri e della democrazia. Ci si confronta e si discute, senza mettere avanti la propria predestinazione a questo o quello incarico di governo”.
Poi ha affermato che gli sviluppi imprevisti a livello internazionale sono “complessi e drammatici” ed esigono che l’Italia ci sia e faccia la sua parte: “Dobbiamo sentire l’urgenza e trarne le conseguenze: una massima condivisione della responsabilità perché l’Italia abbia il governo di cui ha bisogno”, ha detto Napolitano, che ha aggiunto:
“Fin quando si ha una responsabilità pubblica, il pessimismo è un lusso che non ci si può concedere”.
Secondo l’ex Presidente della Repubblica il nostro Paese deve avere al più presto un esecutivo “nella pienezza delle sue funzioni”.
Napolitano è poi passato a parlare di fascismo e democrazia:
Quanto al primo, ha detto che i fascismi “sono soltanto manifestazione di ignoranza e irresponsabilità”.
La democrazia, invece, così come i diritti e la libertà sono stati conquistati in maniera drammatica e “le nuove generazioni non li devono considerare un’eredità di cui beneficiare senza chiedersi da dove vengono. Vengono dalle lotte antifasciste e dalla resistenza”.
Sono queste, secondo l’ex Capo dello Stato, le basi sulle quali sono stati costruiti “i grandi valori e beni di cui oggi possiamo disporre”.