Non si sono ancora seduti ad un tavolo e già l’accordo M5S Pd sembra destinato a saltare.
Se da una parte c’è stata l’apertura del segretario reggente dem Maurizio Martina, dall’altra la corrente renziana del partito, ovvero la stragrande maggioranza del Pd, è contraria all’accordo di governo con i 5 Stelle.
Dopo le dichiarazioni di Martina al termine del colloquio tra la delegazione del Partito Democratico e il presidente della Camera Roberto Fico, ha cominciato a circolare sui social network l’hashtag #senzadime.
Il deputato dem Michele Anzaldi si è chiesto se “davvero qualcuno nel Pd pensa di fare il governo con Di Maio e Casaleggio?” e ha affermato che l’apertura di Martina è un “messaggio incomprensibile e umiliante” per gli elettori del Pd, i quali “anche in queste ore” fanno sentire la propria voce con l’hashtag #senzadime.
L’esponente renziana, Anna Ascani, ha annunciato che voterà contro l’accordo M5S Pd: “qualora il reggente Martina, come ha annunciato, sottoponesse qualsivoglia ipotesi di governo PD-Cinque Stelle alla direzione del partito, io voterò convintamente, senza esitazioni, contro. Senza di me”, ha dichiarato.
Un’altra esponente renziana, Alessia Morani, ha sottolineato che non riesce a trovare “un solo punto di contatto” tra Pd e Movimento 5 Stelle. “Abbiamo programmi incompatibili a partire da lavoro, scuola e salute. Troppe cose ci dividono, le distanze sono incolmabili”, ha spiegato.
Anche l’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sandro Gozi, ha fatto sapere che voterà. E un altro deputato dem, Ivan Scalfarotto, ha detto che “un accordo con M5S non è pensabile”.
Il partito però è spaccato: da una parte ci sono i renziani, che il 2 maggio, quando si terrà la direzione Pd, confermeranno la propria linea: no al confronto con i 5 Stelle. Dall’altra, spiega Angela Mauro sull’Huff Post, ci sono invece i ‘dialoganti’, ovvero l’area che va da Dario Franceschini a Maurizio Martina
