Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha annunciato che sarà avviata un’indagine per gli insulti a Napolitano sui social del 25 aprile.
La decisione è stata presa dopo che Gabrielli ha ricevuto una lettera del deputato del Pd Michele Anzaldi, il quale ha chiesto “di attivare la specialità della Polizia Postale e verificare se gli insulti e i macabri auspici rivolti al presidente Napolitano sono dei reati nonchè di attivare le procedure di rimozione”
Il Presidente Emerito era stato operato d’urgenza al cuore nella notte tra martedì e mercoledì dopo che aver accusato un malore nel pomeriggio di martedì.
La notizia del malore ha scatenato gli utenti sui social network: molti hanno reagito scrivendo insulti e augurando la morte all’ex Capo dello Stato.
Anzaldi ha quindi scritto la lettera a Gabrielli affinché i commenti vengano rimossi: “Purtroppo l’imbarbarimento della nostra società fa registrare su social network e siti insulti e auspici di morte nei suoi confronti,” ha scritto in un post su Facebook il deputato dem, che ha aggiunto:
“Siamo ben al di là di ogni più estesa interpretazione dell’inviolabile principio di libertà di espressione.”
Si tratta, ha proseguito, di “commenti inumani che cadono tra l’altro in una giornata simbolo della nostra democrazia e che sono stati ripresi dagli organi di informazioni”.
La colpa, secondo Anzaldi, è del web, che “appare una sorta di zone franca dove tutto appare lecito”.
Invece, le “stesse affermazioni pronunciate de visu avrebbero per la legge ben altra valenza e ben altre conseguenze”.
I commenti, ha concluso l’esponente del Pd, “andrebbero quanto meno rimossi” per il “barbaro linguaggio” usato.
Nel frattempo le condizioni di Napolitano sono migliorate. Il professor Francesco Musumeci, che ha operato l’ex Capo dello Stato, ha dichiarato “il miglioramento clinico di Napolitano è costante” e “il suo stato neurologico è integro ed è in buona relazione con l’ambiente”.