Indagine su fatture false, l’ex socio del padre di Renzi intervistato da La Verità

“Come l’arbitro che dà il rigore alla Juventus per condizionamento psicologico”

Così l’ex socio del padre di Renzi Luigi Dagostino in una intervista a “La Verità”, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, riferendosi al “babbo” dell’ex premier.

Tiziano Renzi e sua moglie Laura Bovoli sono entrambi indagati dalla Procura di Firenze per fatture false.

Nel mirino dei pm ci sono due fatture di quasi 200mila euro versati dalla Tramor di Dagostino a due società dei Renzi, la Eventi6 e la Party srl.

Le fatture, secondo l’accusa, sarebbero state emesse dalle aziende dei Renzi per operazioni inesistenti basate su due incarichi distinti dati nel 2015 dalla società di Dagostino a quelle dei Renzi per studi di fattibilità relativi all’outlet The Mall di Reggello.

Queste due fatture, riporta Il Fatto Quotidiano, sono state emesse negli anni in cui i genitori dell’ex segretario del Pd cercavano di convincere le amministrazioni locali a costruire sul loro territorio gli outlet The Mall di Kering (Gucci).

L’ex socio del padre di Renzi ha anche raccontato che Tiziano frequentava molti politici:

“In quel periodo tutti cercavano Renzi”, ha spiegato Dagostino, il quale alla domanda se si tratti di sudditanza psicologica tutta italiana ha risposto: “Esatto. Se mio figlio sta male e vado in ospedale il fatto di dire conosco il professor tal dei tali e ottenere una visita dieci giorni prima, è normale: lo fa il finanziere, lo fa il magistrato”.

Quanto alla vicenda delle fatture che sarebbero state emesse per operazioni inesistenti, Dagostino ha osservato: “È una storia che ha una rilevanza pari allo zero. Mediaticamente può essere interessante, ma secondo me si sta parlando del niente. Dal punto di vista giudiziario non c’è notizia”.

E sull’indagine per traffico di influenze illecite, Dagostino ha detto: “Stiamo parlando di una roba del 2015, prima che si vada a processo ci vorrà del tempo e il massimo della pena di quella roba là può essere tre anni”