Cosa farà Mattarella per uscire dall’impasse governo se la trattativa tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico dovesse fallire?
Secondo Dagospia il Capo dello Stato avrebbe in mente di mantenere in carica il governo Gentiloni per votare una nuova legge elettorale e poi tornare alle urne a settembre.
D’altronde, si legge nel report del sito di Dagostino, “l’ipotesi di un governo del Presidente con tutti (o quasi) dentro è stata categoricamente rigettata da Salvini, e anche Di Maio ha espresso una contrarietà, seppur più blanda”.
Il Presidente della Repubblica, scrive si legge su Dagospia, ha conferito il primo mandato esplorativo a Elisabetta Casellati nel tentativo di rinsaldare la coalizione di centrodestra. Questa mossa però non ha dato frutti perché Luigi Di Maio ha posto il veto su Berlusconi e Berlusconi ha cercato in ogni modo di far saltare l’accordo con i 5 Stelle.
Il governo gialloverde non è la soluzione migliore, secondo il Colle, per due motivi: il primo è che non è gradito a Bruxelles e il secondo è che “il 37% degli italiani ha votato per una coalizione, così come previsto dal Rosatellum, e spaccarla non sarebbe istituzionalmente corretto”.
Così, visto che probabilmente sfumerà anche l’accordo tra dem e pentastellati, la prossima mossa di Mattarella potrebbe essere quella di lasciare al suo posto Gentiloni e tornare al voto con una legge elettorale nuova.
Oltre alla “ordinaria amministrazione”, ci sono delle “scadenze improrogabili” a cui lo Stato deve far fronte.
Ci sono tra le altre cose urgenti, la questione delle nomine ai vertici della Cassa Depositi e Prestiti, la legge di bilancio e gli impegni internazionali.
Nel frattempo si attende il risultato delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, dove il candidato governatore favorito è il leghista Fedriga.
Secondo i commentatori Salvini ha temporeggiato fino a questa data per fare la mossa finale.
Staremo a vedere.