Luciano D’Alfonso resta senatore Pd e governatore dell’Abruzzo

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Luciano-D’Alfonso

Luciano D’Alfonso, governatore Pd della Regione Abruzzo, sembra essersi impigliato in un dilemma Amletiano: non sa infatti quale poltrona scegliere, se mantenere cioè quella attuale da Presidente della Giunta regionale oppure se approfittare di quella da neosenatore.

Ma nel frattempo le occupa entrambe.

Tuttavia, l’articolo 122 della Costituzione parla chiaro:

“Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo.”

Nessuno, dunque nemmeno Luciano D’Alfonso.

Eppure la giunta per le elezioni del consiglio regionale ha stabilito che al momento “non sussistono cause di incompatibilità”.
Luciano D’Alfonso è stato proclamato senatore il 16 di Marzo, ma, egli sostiene, “affinché intervenga l’incompatibilità tra governatore e senatore c’è bisogno che il senatore venga proclamato e, successivamente, convalidato”.

In sostanza, gli scenari possibili sono due: il primo, che egli si dimetta dalla carica di Governatore. In questo caso però, se si dovesse tornare alle urne per le elezioni nazionali entro poco tempo, egli perderebbe sia la carica di Senatore, sia quella da Governatore.
Il secondo è che egli rinunci al suo nuovo posto in Senato, rimanendo però Governatore.

E anche se questa appare a tutti non solo la scelta più ovvia, ma anche la più corretta nei confronti degli elettori e di tutti i cittadini, siamo ancora qui a scriverne.

La giunta regionale ha infine optato per scaricare la decisione sul Consiglio Regionale, dando così a D’Alfonso altro tempo per sperare che si raggiunga un accordo di Governo e la XVIII Legislatura duri ancora a lungo.

Nel frattempo però, a farne le spese è la Regione Abruzzo, il cui Consiglio Regionale è stato talvolta costretto, e forse lo sarà ancora, a rallentare i propri lavori per via degli impegni doppi del Governatore.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

1 COMMENT

  1. Tutta questione di convenienza economica. E n
    el frattempo, mi pare, allatta al seno della regione e al seno dello stato.

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