Il Pd siciliano costretto a licenziamenti per mancanza di fondi

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Pd siciliano costretto a licenziamenti

Il Pd siciliano costretto a licenziamenti per mancanza di fondi.

I finanziamenti pubblici ai partiti sono stati aboliti, e dal Giugno del 2014, nove dipendenti del Pd regionale erano stati messi in cassa integrazione. Quattro erano rimasti in servizio.

Ora è previsto per tutti il licenziamento.

Si tratta di lavoratori che si occupano dell’amministrazione, addetti stampa, autisti e un addetto alle pulizie. Come riportato nella lettera inviata agli stessi dall’ex deputato Calogero Speziale, sussiste «l’impossibilità di un rientro dalla cassa integrazione alla scadenza della proroga autorizzata». Per questo motivo si comunica «che il rapporto di lavoro cesserà dal 15 giugno 2018».

Speziale sostiene che «si è costretti, nostro malgrado, ad assumere la determinazione di cessare l’attività di questa Unione regionale, e conseguentemente, di risolvere il rapporto di lavoro di tutti i dipendenti». Racconta infatti che la crisi ha coinvolto pesantemente anche l’Unione regionale siciliana, specialmente i dipendenti. Aggiunge che a questi erano stati da anni imposti grossi sacrifici, al fine di cercare di riorganizzare il partito. Soggiunge infine che tali sforzi sono stati vani in a causa delle mancate entrate a seguito della sospensione dei finanziamenti pubblici.

Secondo il giornalista del Manifesto Alfredo Marsala, a gravare sulle casse della sede regionale hanno contribuito anche il calo di consensi e le sconfitte elettorali subite. Dalla direzione nazionale inoltre non arrivano più fondi. Soprattutto, riporta il giornalista, dall’inizio della legislatura, la maggior parte dei deputati regionali non versa il contributo come previsto dallo statuto.

«Ormai neppure gli eletti considerano il partito come una comunità» registra Speziale. Secondo lo statuto, per chi non versa la quota mensile dovrebbe scattare subito la decadenza dal gruppo parlamentare.
Speziale tuttavia sostiene che si è scelto per il momento di aspettare prima di prendere decisioni così drastiche.

Oltre al licenziamento dei lavoratori infine, si dovrà procedere con l’individuazione di una nuova sede, più piccola (e meno costosa).

1 COMMENT

  1. Siiiii …Di maio …e arrivato il momento di mettere sulla griglia tutta la carne , e andare al VOTO …siamo un paese con troppi interessi personali…gran parte dei votanti anno i paraocchi come i somari e si acontentano con la carotta sotto l!muso …i perdenti dopo dovranno stare zitti,zitti . i vincitori dovra governare sensa i rompi coglioni dietro …tanto vale per i due schiarimenti politici …il PD e morto grazzie a RENZI …e bene ¡¡¡¡ che dio ci aiuti per il bene di questo paese ….

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