Luigi Di Maio ha invocato elezioni immediate: il leader 5 Stelle, dopo che sono naufragati gli accordo con Lega e Pd, vuole elezioni in estate, a giugno.
Ma il Capo dello Stato vorrebbe prima tentare l’opzione di un governo istituzionale.
Angela Mauro sull’Huff Post spiega che per il Presidente della Repubblica le elezioni in estate sono “fuori discussione” perché prima “proverà a mettere in piedi un governo istituzionale che arrivi almeno a fine anno per l’approvazione della legge di bilancio”.
Si tornerà al voto solo se anche questa strada si dimostrerà non percorribile.
Mattarella ha in mente di usare la sua ultima carta la prossima settimana, pur sapendo che anche questo tentativo, leggiamo sull’Huff Post, “potrebbe essere respinto al mittente da Luigi Di Maio e Matteo Salvini”.
Tuttavia il presidente ci proverà “prima di dichiarare persa la sua battaglia per dare un governo al paese”.
Anche perché non si può tornare subito alle urne, visto che secondo la Costituzione devono passare 45 giorni dallo scioglimento delle Camere al giorno del voto. E per quanto riguarda il voto all’estero, i giorni di attesa sono 60.
Facendo i conti, il Capo dello Stato non può indire elezioni prima di luglio. E andare al voto a luglio potrebbe far calare drammaticamente l’affluenza, già di per sé molto bassa.
La Direzione del Pd che si terrà giovedì 3 maggio non cambierà la situazione: Renzi ha già detto no ai 5 Stelle e i 5 Stelle hanno chiuso definitivamente la porta ai dem. Nel Partito Democratico ci sarà solo una resa dei conti interna.
Tutto questo precipitare del quadro, spiega Angela Mauro, “non fa scattare una corsa al voto anticipato”. Almeno non al Colle, dove nelle prossime settimane si lavorerà senza sosta per mettere le basi per un governo istituzionale che approvi la finanziaria.
Se anche questo tentativo fallirà si tornerà finalmente al voto.