Consultazioni, Di Maio: ‘Il ritorno al voto sarà un ballottaggio’

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Premier terzo e programma in tre punti oppure ritorno al voto.

Luigi Di Maio, parlando in conferenza stampa dopo il colloquio con il Capo dello Stato al Quirinale, ha dichiarato che “oggi siamo in un’altra fase e ho detto che io sono disponibile a scegliere con Salvini un premier terzo che possa rappresentare un contratto di governo che abbia come obiettivi reddito cittadinanza, abolizione della legge Fornero e una serie di misure anti-corruzione”.

Il capo politico del M5S ha precisato che “la Lega sapeva già” della proposta del M5S per formare il nuovo governo in quanto era stata avanzata nel corso dell’intervista a “In Mezz’ora”, il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai Tre.

“Se non ci sono le condizioni per un governo politico, consapevole dei problemi degli italiani e che non faccia solo quadrare i conti – ha proseguito Di Maio – allora per noi si deve tornare al voto nella consapevolezza che sarà un ballottaggio”.

E ha aggiunto: “Ora è chiaro che ci sono due realtà politiche che competono per governo di questo Paese. E gli italiani sceglieranno”.

Il leader 5 Stelle ha spiegato che i 5 Stelle per “contratto con la Lega” intendono siglare un contratto con una sola forza politica, la Lega per l’appunto.

“La novità – ha continuato – è che siamo disposti a trovare un presidente del Consiglio insieme”.

Di Maio ha anche affermato che il M5S ha provato in ogni modo “a non arrivare a questo punto”, ma, ha sottolineato, “c’è stato molto cinismo” da parte delle altre forze politiche, le quali hanno fatto valutazioni legate a loro stesso e “non al bene del Paese”.

“Se Terza Repubblica deve essere – ha detto Di Maio – allora i politici faranno un passo indietro e i cittadini un passo avanti”.

Quanto al blocco dell’aumento dell’Iva, il capo politico pentastellato ha proposto di trovare una soluzione nella discussione sul Def e fissarlo poi con un provvedimento.

Sulla questione della legge elettorale, invece, Di Maio ha detto di non voler portare i cittadini “in un dibattito di due anni su modifiche come premio alla lista o alla coalizione”.

“Il ritorno al voto – ha concluso – sarà un ballottaggio”.

1 COMMENT

  1. Ammettendo che le cose vadino così, ma è da sadici rifare le elezioni, a mo di ballottaggio, con la stessa legge elettorale priva di premio di maggioranza. Masochistico se fosse il padrone del paese per tornare nelle stesse condizioni attuali che non si riesce a fare un governo per reciproci capricci da femminucce irresponsabili. Forse solo così potrà fare ancora la prima donna, xkè con qualunque legge elettorale, anche se si dovesse cambiare l’attuale, non avrà alcuna speranza di spuntarla in quanto le coalizioni prevarrebbero. Se ciò dovesse accadere esorto l’elettorato a non affidare consensi a costoro che sarebbero solo dispersivi stallando il paese che deve essere attivi e sveglio per proseguire il proprio cammini sereno e tranquillo.

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