Il Quirinale pronto alle elezioni a luglio se non si farà il governo di tregua

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Si fa strada l’ipotesi di elezioni a luglio.

Il Quirinale, riporta Repubblica.it, ha fatto trapelare l’intenzione di varare un governo di tregua, ma se non anche questo tentativo di formare un esecutivo non andrà a buon fine si tornerà alle urne già in estate.

Secondo il quotidiano romano il Capo dello Stato è giunto a questa conclusione dopo aver incontrato le delegazioni del centrodestra e del M5S in questo ultimo giro di consultazioni.

Lo stallo politico rimane perché i 5 Stelle sono disposti a formare un governo soltanto con la Lega, ma questa non ha intenzione di rompere la coalizione, e anzi si dice pronto a guidare un esecutivo di centrodestra.

Parlando in conferenza stampa dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, Luigi Di Maio ha ribadito di essere “disponibile a scegliere con Salvini un premier terzo che possa rappresentare un contratto di governo che abbia come obiettivi reddito cittadinanza, abolizione della legge Fornero e una serie di misure anti-corruzione”.

Il leader 5 Stelle ha anche detto che nel caso in cui non si farà un “governo poitico” che sia “consapevole dei problemi degli italiani e che non faccia solo quadrare i conti”, rimane soltanto l’opzione delle elezioni: “Per noi si deve tornare al voto nella consapevolezza che sarà un ballottaggio,” ha aggiunto.

Al termine delle consultazioni il segretario del Carroccio ha affermato che la coalizione del centrodestra confida Mattarella dia loro il “modo di trovare una maggioranza”.

Il centrodestra, ha proseguito, conta di poter formare l’esecutivo “mettendoci in campo personalmente perché stanti così le cose la nostra coalizione rappresenta l’ambizione e la speranza di 60 milioni italiani”.

E ancora: “Confidiamo di poterci mettere nelle prossime ore finalmente a lavoro”.

A mezzogiorno è cominciato il colloquio tra la delegazione del Pd e il Capo dello Stato. Dopo le quattro saranno ricevuti Leu, le Autonomie e i gruppi misti di Camera e Senato.

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