Di Maio da Floris: ‘Io col Pd non voglio più averci nulla a che fare’

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Luigi Di Maio da Floris martedì sera ha attaccato duramente il Partito Democratico.

Il leader 5 Stelle ha detto che con i dem non vuole “averci più nulla a che fare per come si sono comportati”.

Il Pd, ha spiegato Di Maio, ha detto subito sì al governo del presidente senza sapere come fosse dopo aver detto no al contratto di governo del M5S, che era stato redatto sulla base delle convergenze programmatiche tra le due forze politiche individuate da un pool di esperti. Ed erano stati resi pubblici da subito.

Il capo politico pentastellato si è poi chiesto “a che serve votare il Pd se all’opposizione non può stare”.

“Perché – ha proseguito – non ha la credibilità e non può stare al governo visto che quando gli ho detto risolviamo qualche problema degli italiani hanno detto di no per pensare ai loro affari interni?”.

Di Maio ha anche fatto sapere che “qualunque sarà il governo”, i pentastellati la prossima settimana chiederanno di emanare un decreto di emergenza per modificare un parametro del voto degli italiani all’estero, consentendo così di andare a votare ancor prima di luglio: “Anche a giugno”.

Il leader del M5S ha anche ribadito la posizione dei Cinque Stelle sul governo “neutrale” che si insedierà se le varie forze politiche non troveranno un accordo per formare la maggioranza nelle prossime ore:

“Noi non siamo disposti a votare un governo tecnico: stiamo cercando una soluzione politica, l’ho cercata fino a ieri anche facendo un passo indietro io. Se gli altri si svegliano devono andare dal Presidente della Repubblica a dire che cosa vogliono fare,” ha detto.

Quanto alla Lega, Di Maio ha affermato: “Sarà interessante spiegare una cosa agli italiani se voti la Lega voti un partito che se con Berlusconi e la Meloni, tutti quanti insieme, riescono a ottenere i numeri, bene, sennò non servono a niente”.

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