“Io non ho disdetto la campagna elettorale. Salvini mi ha chiesto altre 24 ore e insieme le abbiamo chieste al Colle, ma io resto in campagna elettorale”.
Lo ha detto il leader 5 Stelle Luigi Di Maio, interpellato dai giornalisti all’uscita dagli uffici del gruppo a Montecitorio.
Il capogruppo pentastellato alla Camera Danilo Toninelli ha ribadito la posizione del Movimento dicendo che sono state chieste “ventiquattro ore al presidente Mattarella”, il quale le ha concesse.
E ora, ha proseguito, “se Berlusconi è disponibile ad un passo indietro per far nascere un governo M5S-Lega ce lo dirà Forza Italia”
Matteo Salvini, invece, ha detto ai giornalisti che deve “parlare con entrambi”, riferendosi a Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio.
Il segretario della Lega, parlando di un eventuale governo Lega-M5s, ha aggiunto che “non c’è ancora una risposta definitiva da nessuno”
Alla domanda se basteranno le 24 ore in più di tempo richieste a Mattarella, Salvini ha replicato: “Assolutamente sì, basteranno 24 ore, l’abbiamo tirata già troppo per le lunghe”.
Renato Brunetta, esponente di spicco di Forza Italia, ha dichiarato che se Lega e 5 Stelle “vogliono fare il governo, lo facciano”, aggiungendo che “l’alleanza resta perché per noi è un grande valore, ma nessuno ci può chiedere di più”.
L’Ufficio stampa del Quirinale ha reso noto tramite Twitter che Lega e M5S “hanno informato la Presidenza della Repubblica che è in corso un confronto per pervenire ad un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore”.
Il Capo dello Stato, che doveva conferire l’incarico al nuovo premier per formare un governo tecnico, intervenendo nel giorno della Memoria ha detto che battendo il terrorismo “abbiamo appreso che ci sono momenti in cui l’unità nazionale deve prevalere sulle legittime differenze”.
Il presidente della Repubblica ha poi aggiunto che “che vi sono momenti che richiamano a valori costituzionali, a impegni comuni, perché non divisivi delle posizioni politi che mariferiti a interessi fondamentali del Paese, in questo senso neutrali”.