Trattativa M5S-Lega, ci vorrà ancora tempo per la formazione del governo gialloverde ma il primo passo è stato fatto.
Nella tarda serata di ieri Silvio Berlusconi ha dato il disco verde al Carroccio per aprire un dialogo più approfondito con i 5 Stelle, i quali avevano già previsto l’avvio della nuova campagna elettorale per oggi 10 maggio con due tappe a Parma e Imola.
Per ora, però, la campagna elettorale è stata rinviata ma il M5S si tiene pronto nel caso in cui la trattativa per il governo dovesse naufragare.
Luigi Di Maio, scrive Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera, “rimarrà a Roma per iniziare finalmente quel tavolo per la creazione di un esecutivo”.
E secondo le indiscrezioni si sarebbe acceso un dibattito tra leghisti e pentastellati sulla della premiership, ma Luigi Di Maio ha smentito “categoricamente” che ci siano stati “litigi”.
E ha aggiunto: “Questo è il gioco di chi vuole sabotare la formazione di un governo Lega-M5S”.
Ad ogni modo, spiega Il Corriere, il nodo sul premier sarà centrale.in quanto “la Lega non potrà pretendere la premiership”, dicono fonti del M5S, “ribadendo implicitamente che la discussione non sarà in discesa”.
Di Maio ha dichiarato in merito: “Decidiamo insieme un premier terzo”.
Ma i nomi verranno solo in un secondo momento. Per la formazione dell’esecutivo si procederà per gradi, partendo dai temi.
I punti in comune tra le due forze politiche sono: aiuti a imprese e famiglie, sicurezza e abolizione della legge Fornero. Si dovrebbe trovare un accordo anche sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei pentastellati, che spingeranno su questo punto.
Quanto al conflitto di interessi, fonti pentastellate hanno fatto trapelare che i Cinque Stelle su questo punto non hanno dato “nessuna garanzia” e non la daranno.
Ora Lega e M5S lavoreranno per trovare un accordo in “tempi brevissimi”, prima del 20 maggio, lasciando quindi aperta l’eventualità del voto se la trattativa non dovesse avere esito positivo.