Di Battista: ‘Di Maio mi ha chiesto di non partire’

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Di Maio mi ha chiesto di non partire ma non mi ha convinto”.

Così l’ex parlamentare pentastellato rispondendo a una domanda del giornalista Luca Sommi nel corso di una puntata di ‘Accordi&Disaccordi’, nuova trasmissione di approfondimento che va in onda sul Nove di Discovery Italia.

Di Battista ha anche detto che tra lui e il leader 5 Stelle non c’è “assolutamente” rivalità: “Ci confrontiamo su tutto, sembrerà strano però oltre ad essere due esponenti del M5S siamo anche molto amici”, ha affermato.

Quanto alla trattativa sul contratto di governo Lega-M5S, l’ex deputato del M5S ha detto: “Se mi fido di Salvini? Io non mi fido neanche di me stesso”.

E ha aggiunto: “Una cosa però voglio dirla: non mi piace il termine ‘elettorato’, i cittadini che hanno sostenuto in passato, anche agli albori, la Lega sono molto più simili ai nostri”.

“Il rapporto che la Lega – ha proseguito – soprattutto di Salvini, ha avuto con il suo elettorato, non è del tutto dissimile del nostro. C’è un rapporto molto più diretto”.

E si è chiesto: “Perché il Pd è franato in agonia perenne?”

“Perché ha perso il contatto diretto con i cittadini. Questo l’ha fatto tramontare”, ha osservato.

E ha concluso. ” Io ero molto, molto contrario a fare una qualsiasi forma di contratto con il Pd”.

Lunedì scorso, dopo che era stata diffusa la notizia che il Capo dello Stato Sergio Mattarella avrebbe formato un governo del presidente, Di Battista ha scritto su Facebook che “chi, dopo aver detto NO al Movimento 5 Stelle voterà la fiducia ad un governo tecnico è semplicemente un traditore della Patria”.

E ha aggiunto: “In un Paese che intende ancora mostrarsi minimamente democratico le opzioni sono due: o un governo portato avanti da chi ha vinto le elezioni o nuove votazioni il prima possibile”.

“Bivaccare è ignobile”, ha concluso.

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