Vittorio Feltri contro Di Maio: ‘È un personaggetto’

Nuovo attacco di Vittorio Feltri contro Di Maio.

Il direttore di Libero, ospite a L’Aria che Tira su La7, si è chiesto “chi è quel cretino che vuole votare a luglio senza una legge elettorale decente”.

E ha aggiunto: “Quella delle elezioni anticipate è stata una boutade, una minaccia”.

“Non si è voluto un governo di transizione, che era la soluzione ideale – ha proseguito – perché c’è la smania di andare al governo, smania di Di Maio e di Salvini”.

E ha spiegato: “Ora chi rischia di più è Salvini, perché io con Di Maio non farei assolutamente nulla, non berrei neanche un caffè”.

Poi l’affondo contro il leader 5 Stelle: “Di Maio è un personaggetto. In questo senso, Vincenzo De Luca ha centrato esattamente il problema ed è riuscito a fare un ritratto di Di Maio con una sola parola”.

Quanto al risultato del M5S alle elezioni del 4 marzo, il giornalista ha commentato: “Ha avuto oltre il 32% di voti? Anche Hitler e Mussolini ebbero tanti voti”.

“Di Maio – ha continuato – ne ha avuti specialmente al Sud, perché ha promesso a una terra abbastanza depressa che avrebbe dato a cani e porci un reddito di cittadinanza.”

Gli abitanti del Sud Italia, però, ha affermato Feltri “non sono cretini” e quindi “non credono a Di Maio, però lo hanno votato ugualmente”.

E ancora: “Di Maio non darà quei quattrini, è ovvio che il M5S quel voto poi lo perderà.”.

Secondo Feltri gli elettori hanno scelto il Movimento 5 Stelle perché sono stanchi e nauseati dalla politica tradizionale. E i 5 Stelle, ai cittadini, “facevano meno schifo degli altri.”

Il giornalista ha osservato che il voto dato ai pentastellati non è frutto di un ragionamento: “Non è che il voto sia frutto di ragionamenti così profondi. E’ anche emotivo”, ha detto, aggiungendo che questo è dimostrato dal fatto che “al Sud il M5S ha preso una valanga di voti”, ma non “qui al Nord”.