M5S: ‘Così abbattiamo il debito di Roma’

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I 5 Stelle stanno riducendo il debito di Roma ereditato dal passato senza crearne di nuovo e senza scaricarne il peso sulle amministrazioni che verranno.

Lo fa sapere Gianni Lemmetti, Assessore al Bilancio di Roma, con un post rilanciato sul Blog delle Stelle:

“Riduciamo il debito ereditato dal passato, senza crearne di nuovo e senza scaricarne quindi il peso sulle future amministrazioni”, scrive Lemmetti, che aggiunge:

“Va in questa direzione l’operazione di estinzione mutui per oltre 77 milioni di euro, votata dalla Giunta e che ora dovrà essere approvata dall’Assemblea capitolina”.

Il Bilancio di previsione 2018-2020 è stato variato in modo che l’amministrazione capitolina possa estinguere anticipatamente i mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti.

L’assessore al Bilancio della Capitale sottolinea anche un altro aspetto “non secondario”, ovvero che il risparmio in termini di rimborso del capitale e degli interessi finanzieranno i servizi di mobilità delle persone con disabilità sarà di 5 milioni di euro l’anno nel 2019 e 2020.

E spiega: “Il Rendiconto di gestione 2017, approvato recentemente, dimostra inoltra come stiamo diminuendo il debito residuo derivante da mutui o da altri finanziamenti bancari”.

“Solo lo scorso anno, con le precedenti estinzioni effettuate – aggiunge – lo abbiamo abbattuto di circa 130 milioni di euro dopo cinque anni di sostanziale invariabilità”.

Il debito di Roma si attesta ora a poco più di 1,9 milioni di euro.

In passato, nota Lemmetti, queste cifre variavano “da 41 milioni ai circa 500 milioni del 2012”.

“Ora – conclude – continuiamo su questa strada, riportando sostenibilità e rigore nei conti di Roma Capitale”.

A fine aprile Lemmetti aveva fatto sapere che l’assemblea Capitolina ha approvato il Rendiconto della gestione per l’anno 2017.

“Il bilancio consuntivo del Campidoglio – aveva spiegato – si chiude con un miglioramento del disavanzo di oltre 59 milioni di euro e quindi con un surplus di 30 milioni di euro rispetto al miglioramento minimo imposto dalle norme”.

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