Salvini: ‘Di Maio premier? No’

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Di Maio premier? No”. C’è da lavorare ancora”.

Risponde seccamente Matteo Salvini alla domanda dei giornalisti se il capo politico del M5S diventerà il nuovo presidente del Consiglio.

Secondo quanto riportato da Repubblica.it la carta del premier politico non è ancora da escludere: si riaffaccia, spiega il quotidiano romano, l’ipotesi che il leader 5 Stelle “torni alla carica sulla sua candidatura”.

Poco fa, in vista dei colloqui con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, si è tenuto negli uffici dei gruppi parlamentari un incontro tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti della Lega e Luigi Di Maio e Vincenzo Spadafora del M5S.

Nelle ultime ore sono circolati diversi nomi per la premiership, tra i quali quello dell’economista Giulio Sapelli, che ha detto di essere disponibile ad accettare l’incarico ma non ha ricevuto il via libera dai pentastellati.

Interpellato dall’ANSA, l’economista ha affermato: “E’ tutto vero. Sono stato contattato da entrambi le parti politiche e ho dato la mia piena disponibilità. Mi hanno spiegato che stanno valutando anche un altro profilo, quello di Conte, e non mi hanno ancora detto chi hanno scelto”

I nuovi colloqui con Mattarella si terranno dalle 16.30 alle 18. I primi ad entrare saranno i 5 Stelle. Poi la Lega.

L’ANSA spiega che rimane un solo problema da risolvere, ovvero chi tra M5S e Lega “cederà il passo sulla scelta del premier”.

Perciò non è ancora stata esclusa l’opzione del premier politico: il tecnico, che ricorda il governo Monti, non convince le due forze politiche.

Il parlamentare leghista Nicola Molteni ha dichiarato che “per rispetto delle prerogative del capo dello Stato Matteo Salvini e Luigi di Maio, presenteranno il nominativo unico e secco”.

E ha aggiunto: “Unitamente al nome verrà presentata anche la bozza di contratto che sarà la base programmatica, la Bibbia rispetto alla quale il nuovo governo, se nascerà, troverà i dettami politici su cui muoverà i passi”.

1 COMMENT

  1. Un Buon presidente Della republica, coerente con il voto sovrano darebbe al via ad una staffetta a 2, meta’ legislatura ad ogn’uno di loro con I suoi ministri e l’altro svolgere il normale ruolo, all fine della legislatura gli italiani sarebbero coscienti di chi e stato capace e di chi non e stato capace, si perde del tempo a cercare un terzo nome per mettere due persone diversi a dialogare, Sara’ un disastro totale, tanto che il governo potrebbe cadere non avendo voto sufficienti al senato, e li la partita da giocare a scacchi.

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