Allarme Ue sul governo M5S-Lega, Salvini: ‘Ennesima inaccettabile interferenza di non eletti’

Immediata la replica di Matteo Salvini dopo che è stato lanciato l’allarme Ue sul governo M5S-Lega.

Il segretario del Carroccio, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ha riportato le dichiarazioni del commissario europeo Dimitris Avramopoulos, che ha detto: “Speriamo che non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria in Italia”.

E ha poi commentato: “BASTA!
Ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti!”.

Le parole di Avramopoulos arrivano a poche ore dalla pubblicazione di un’intervista al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis su “Politico”.

Rispondendo ad una domanda sull’Italia, Dombrovskis ha affermato: “E’ chiaro che l’approccio alla formazione del nuovo Governo e l’approccio rispetto alla stabilità finanziaria deve essere quello di rimanere nel corso attuale, riducendo gradualmente il deficit e riducendo gradualmente il debito pubblico”.

Avramopoulos, poche ore più tardi, ha lanciato l’allarme sull’immigrazione:

“Speriamo” che col nuovo governo in Italia “non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria”, ha detto.

Il governo giallo-verde ha ricevuto un attacco anche dal Financial Times, quotidiano finanziario di Londra.

In un duro editoriale si legge che a Roma sono entrati i “moderni barbari”, ovvero Lega e M5S.

Il Financial Times dà la colpa ai partiti tradizionali e spiega che il nostro Paese è “sul punto di insediare il governo meno convenzionale e più inesperto alla guida di una democrazia occidentale dai tempi del Trattato di Roma del 1957, che fondò la Ue”.

E prosegue: “l’opinione comune nelle altre capitali Ue e nei mercati finanziari era che un governo Cinque Stelle-Lega sarebbe stato il risultato più inquietante. Ora i barbari non si stanno solamente ammassando alle porte di Roma. Sono entrati dentro le mura della città”.

Tuttavia il Ft ammette che “i due partiti godono di un’indiscussa legittimità democratica, avendo vinto le elezioni”.