“Il Bisturi” di Clairemont Ferrand: “Dalla spavalderia di Renzi alla spacconeria di Salvini”
Ci siamo appena liberati da Renzi lo spavaldo ed ecco che in questi giorni stiamo purtroppo familiarizzando con Salvini lo spaccone di cui abbiamo visto ieri sera una performance non male nelle sue dichiarazioni al Quirinale dopo il colloquio con il Presidente Mattarella.
Renzi ha assunto la postura dello spavaldo a tutto spiano e senza ritegno all’interno del suo partito e all’esterno con tutte le forze politiche italiane (eccetto con Berlusconi, con il quale faceva finta di litigare in pubblico, ma poi in privato gli chiedeva un aiutino che prontamente ma non gratuitamente il non ancora riabilitato gli concedeva tramite la pattuglia di parlamentari ‘responsabili’ guidati da Verdini) sopratutto dopo il 40% di voti al suo PD alle europee.
Naturalmente, come tutti gli spavaldi, Renzi fa il forte con i deboli (innanzitutto a casa sua, prima di tutto dentro il PD), ma fuori dei confini fa il debole, anzi il servo sciocco, con i forti, a partire dalla Merkel, per proseguire con Hollande e dulcis in fundo con Obama con cui ha dato il meglio di se stesso (si fa per dire…).
Ora, in questi giorni, ci troviamo invece di fronte alla spacconeria chiassosa di Salvini, il quale ha mutuato da Trump (altro spaccone, così descritto in casa sua) l’uso dei tweet.
Con una differenza rispetto alla spavalderia di Renzi: quest’ultimo l’ha assunta dopo che il 40% degli italiani che hanno votato alle europee gli avevano tributato un consenso tanto inatteso quanto enorme per le sue proporzioni, mentre Salvini si è manifestato spaccone (rivelando la sua vera natura?) dopo che alle ultime elezioni politiche dello scorso 4 marzo ha raccolto un consenso di poco più del 17% degli italiani.
Salvini, e con lui Giorgetti mitizzato come testa pensante della Lega in edizione padano-meridionale, dovrebbe(ro) riflettere su quanto sia stata dura la punizione che gli italiani hanno inferto a Renzi portando i consensi al suo PD nel giro di pochissimo tempo al di sotto abbondantemente della metà del picco delle europee.
Il tandem padano-meridionale si dovrebbe porre il salutare interrogativo di quanto potrebbe essere assai più dura la lezione che gli italiani potrebbero riservare a loro che si fanno tronfi di un consenso che è abbondantemente sotto la metà del picco renziano alle europee.
RENZI .puo abracciansi anche a questa minghia…Ci vorra un po di tempo per staccare a questa zecca dal popolo, per avere rispaldo di Berlusca ..Se pensa che lelettorato del PD ( da lui tradito in complicita coi suoi sporchi parlamentari ) dia i voti a questi canagli se lo puo scordare …Col nuovo voto ( IN ESTATE ,OTTUNO O CUANDO CAZZO LI PARE ) …Fara una peggiore figuraccia …Staccarsi dal cavagliere non manca molto ( “”” tocchera morire anche a lui ) …Cuasi sono convinto che RENZI ,sia gradito da lui piu che SALVINI …iL TRENO STA PER PARTIRE DALLA ULTIMA FERMATA …Tocca a salvini fare il biglietto o no …il popolo decide