Nel contratto M5S-Lega in pensione tre anni prima

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Una delle tematiche più discusse del contratto M5S-Lega è sicuramente la legge Fornero.

Le modalità di superamento non sono chiare, ma si prevede l’abolizione della pensione anticipata con conseguente ripristino della pensione di anzianità e delle quote 100 (o 101) e 41 con cui, rispettivamente, la pensione viene garantita dai 64 anni quando la somma di età anagrafica e contributiva è 100, con 36 o 37 anni di contributi; e quando l’anzianità contributiva è di 41 anni e 5 mesi, senza limiti di età.

Si pensa anche ad un sistema di contributi figurativi per 2/3 anni, per accedere alle nuove anzianità, con una spesa di 5 miliardi l’anno secondo il leghista Alberto Brambilla.

Quest’ultimo ha proposto di mantenere gli stabilizzatori automatici per adeguare i requisiti allo stile di vita e ai coefficenti di trasformazione, mente per le copertura, approva la proposta dei pentastellati: chiusura dell’Ape sociale e revisione del trattamento per i gravosi, focalizzazione sui fondi di solidarietà per agevolare le uscite anticipate e utilizzo della dote, riferita alle decontribuzioni, per i neo-assunti favorendo un “superammortamento selettivo”.

Tuttavia bisogna considerare un peggioramento sulla spesa previdenziale.

A parlarne per prima è stata Bankitalia favorevole al mantenimento delle riforme pensionistiche, successivamente l’Ufficio parlamentare di Bilancio, in riferimento alle stime sull’invecchiamento della popolazione (AWG) della Commissione europea, sostiene che la spesa passerebbe dal 15,1% al 18,4% tra il 2020 e il 2040, a causa di un peggioramento dei fattori demografici e macroeconomici.

Si prevedono: una riduzione di 110mila unità medie annue legate alle migrazioni, ed una crescita del Pil tra il 2025 e il 2040 non superiore allo 0,5% contemporaneamente ad una discesa del tasso di produttività medio annuo dall’1,3% allo 0,8 per cento.

2 COMMENTS

  1. Ma perchè non se ne vanno a casa questi alchimisti da strapazzo? Inconcludenti, ora che stanno al fronte e notando tutte le difficoltà esistenti si stanno rendendo conto che tutto quello promesso in campagna elettorale non è e non sarà mai realizzabile. La bocca è un bellissimo strumento, ma l’hanno suonato fuori orchestra e tutte le stonature non venivano rilevate da molti, xkè anch’essi stonati, dell’elettorato.

  2. La verità è nelle parole pronunciate falls meloni: “Salvini, molla I 5 Stelle perchè grazie alla riabilitazione di Berlusconi Il nostro centrodestra è più forte”. Insomma Il cavaliere cpntinua a “rompere” da dietro le quinte… Non si spiegherebbe diversamente questo dietro front della lega. A questo punto andiamo di nuovo a votare ma apportando correzioni alla legge elettorale eliminando le coalizioni, premiando le sole lists…

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