M5S: ‘In due settimane risolleviamo il Paese. Altri ci hanno messo anni a distruggerlo’

“In due settimane risolleviamo il Paese“.

Lo ha detto il deputato 5 Stelle Manlio Di Stefano, a pochi minuti dal vertice per definire del contratto di governo.

“La bozza – ha spiegato – è frutto di un lavoro di due settimane” ed è stata “condivisa e voluta da entrambi i gruppi”.

Di Stefano ha poi aggiunto che “alcuni temi sono da rivedere ma non sui punti cardine. E se già vi è l’accordo su tasse e reddito di cittadinanza, credo che gli italiani abbiano da festeggiare. Premier? Dopo il contratto avremo i nomi”.

L’esponente 5 Stelle ha anche detto che “servirà un meccanismo di confronto costante”.

Quanto al fisco, Di Stefano ha affermato che “i ministeri tradurranno il patto di governo in qualcosa di concreto”.

“La linea di indirizzo – ha proseguito – è ridurre le tasse e agevolare l’impresa italiana”.

Sul Trattato di Dublino, Di Stefano ha detto che l’Italia è “fra i paesi fondatori dell’UE”.

E sull’immigrazione ha osservato: “E’ un nostro cavallo di battaglia elaborato sin dal 2014 per realizzare e risolvere il problema”.

Di Stefano ha concluso spiegando che ragioniare sullo spread, “sarebbe un errore”. E ha concluso: “Dicono che abbiamo perso tempo. Altri ci hanno messo anni a distruggere il Paese noi in due settimane proviamo a ricostruirlo”

Il capogruppo del M5S Danilo Toninelli, parlando con i cronisti all’ingresso dei gruppi ha dichiarato che si sta lavorando “costantemente giorno e notte”.

Gli esponenti delle due forze politiche che si stanno occupando della stesura del contratto di governo rileggono “riga per riga per non commettere errori”.

“Potrebbe essere un giorno importante”, ha aggiunto, in quanto “fra oggi e domani si potrebbe chiudere”.

Per quanto riguarda l’ipotesi staffetta Salvini-Di Maio per la premiership, Toninelli ha detto: “Prima il contratto, che ha un valore solo quando avrà la firma delle parti. Di contratto si parlerà comunque quando sarà concluso. Ne parleremo con il Presidente della Repubblica”.