Silvio Berlusconi rinviato a giudizio per corruzione nell’ambito di uno dei filoni del processo “Ruby ter”.
Il leader di Forza Italia avrebbe pagato Mariano Apicella, il cantante napoletano che interpreta le canzoni da lui scritte, però non in cambio di una serata musicale.
Al contrario, riporta Il Fatto Quotidiano, Apicella il cantante napoletano non avrebbe dovuto “cantare” davanti ai pm che indagavano sul caso Ruby.
Perciò l’ex premier sarà processato (il prossimo 23 novembre davanti alla II sezione penale) un’altra volta per corruzione dopo essere stato rinviato a giudizio dal gup di Roma nell’ambito di uno dei filoni del cosiddetto Ruby ter.
Insieme a B. è stato rinviato a giudizio anche Apicella, accusato di corruzione e falsa testimonianza.
Il procedimento romano nei confronti di Berlusconi è stato “spacchettato” nell’aprile del 2016 e gli atti sono stati inviati a Roma, Torino, Pescara, Treviso, Monza e Siena per competenza territoriale.
Leggiamo sul Fatto che proprio oggi la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex Cav per aver corrotto Roberta Bonasia, ex infermiera coinvolta nello scandalo delle cene a luci rosse di Arcore.
Bonasia è accusata di calunnia, falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.
I pm romani, invece, dovranno pronunciarsi sul caso delle olgettine, in particolare dovranno decidere se Berlusconi abbia Apicella per indurlo a rendere falsa testimonianza.
Secondo l’accusa, Apicella, che avrebbe partecipato a feste organizzate ad Arcore, avrebbe percepito la prima somma a Roma. E avrebbe guadagnato 157 mila euro nel complesso.
Solo qualche giorno fa Silvio Berlusconi è stato “riabilitato” dalla Procura di Milano dopo aver espiato la pena per frode fiscale, scontata in affidamento ai servizi sociali.
B. è quindi nouvamente candidabile, nonostante la decisione sia appellabile in Cassazione da parte della procura generale di Milano.
L’ordinanza, però, è immediatamente esecutiva.