Il report “Mapping Italian News” cita Silenzi e Falsità tra le prime 25 fonti per volume di interazioni su Facebook durante la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2018.
Questo rapporto, realizzato da ricercatori “di forte e riconosciuta esperienza nel campo dell’analisi dei social media e della comunicazione politica” (riportiamo alla lettera dal loro sito ???), ci appiccica pure l’etichetta di sito “Hyper-Partisan”, ovvero sito “di parte” o “fazioso”, una categoria nella quale rientrano anche siti di bufale, siti poco attendibili e siti copia-incolla.
La nostra colpa per essere considerati “di parte” ed essere relegati nel girone delle “fake news” dev’essere quella di aver dato voce alle notizie riguardanti il Movimento 5 Stelle e la politica estera che vengono sottaciute, ignorate e persino censurate ogni giorno dai media mainstream come “Repubblica”.
La stessa “Repubblica” si trova nella top 25 del report, però il quotidiano di Carlo De Benedetti (anche noto come “Tessera n.1 del Pd”) rientra nella categoria delle “testate registrate”.
Un escamotage perfetto per screditare i siti che fanno informazione alternativa come Silenzi e Falsità e nascondere la verità sui giornaloni come “Repubblica”, uno degli organi di informazione più faziosi d’Italia (come ampiamente dimostrato in vari post da noi pubblicati, ma non solo), che viene presentato come indipendente.
Le modalità usate dagli illustri ricercatori dell’Università di Urbino per realizzare il rapporto pongono quindi dubbi sulla sua scientificità.
Ma il dubbio più grande di tutti sale dopo aver letto alcune informazioni sul progetto: “Mapping Italian News”, si legge sul sito ufficiale, “è co-finanziato da un grant della Fondazione Open Society Institute in collaborazione con l’Information Program di Open Society Foundations”.
La Open Society, per chi non ne è ancora al corrente, è una rete di fondazioni internazionali fondata dal magnate George Soros, il finanziere che con le sue speculazioni nel 1992 fece crollare la lira, che si spende a favore dell’immigrazione e che ha tentato di influenzare l’esito della Brexit.
Oggi una delle fondazioni di Soros mette il naso nelle faccende del nostro Paese finanziando Mapping Italian News, un rapporto farlocco creato da professori universitari in partnership con Repubblica e RaiNews24.
L’obiettivo di “Mapping Italian News”, leggiamo sempre sul sito del progetto, è “creare una mappatura della copertura mediatica su temi politici prodotta dai media italiani”, individuando i casi di “informazione problematica”, ovvero tutto ciò che non rientra nella narrazione ufficiale e che è scomodo all’establishment.