Economist: ‘I populisti italiani sono più pericolosi di quanto sembrino’

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“I populisti italiani sono più pericolosi di quanto sembrino”.

Così anche l’Economist, l’influente settimanale economico inglese, ha attaccato il nascente governo M5S-Lega.

In un redazionale pubblicato nell’edizione della settimana scorsa l’Economist critica i mercati, colpevoli di essere rimasti tranquilli fino a mercoledì prima di svegliarsi di fronte alla minaccia dell’esecutivo giallo-verde.

Il titolo integrale del commento è “Suonare il violino prima che Roma bruci – I populisti italiani sono più pericolosi di quanto sembrino”.

La minaccia di 5Stelle e Carroccio, proseguono è data dai programmi delle due forze politiche, giudicati incoerenti, dal loro “viscerale euroscetticismo” (che) minaccia l’integrità dell’Eurozona, le “distrazioni perverse” stile simpatie per i movimenti no-Vax.

E ancora: “Pericolose da sole, le loro proposte politiche potrebbero essere molto peggio messe insieme”.

I piani di bilancio del contratto di governo M5S-Lega sono considerati “irresponsabili” e “nè la Lega nè i 5S offrono soluzioni ai problemi reali”, osserva l’Economist, che avverte: se gli italiani non correggeranno da soli questa situazione “saranno i mercati a rendere un duro verdetto”.

Ma il settimanale londinese non è l’unico media straniero che ha attaccato M5S e Lega: Le Monde ha scritto che il governo nasce “attorno a un nemico comune: la Commissione di Bruxelles. Sul piano economico, il progetto delle due formazioni – un mix di aumento delle spese e tagli alle tasse senza coerenza – ha di che inquietare”.

Il quotidiano francese va oltre: “L’attacco portato grazie a una retorica complottista multiforme, anti-elite e anti-scientifica va ben al di la. Ciò che è in gioco, è niente meno che l’eredità dell’Europa dei Lumi”, scrivono.

El Mundo, invece, in un editoriale scrive che arrivano “nubi dall’Italia” e mette in dubbio la tenuta del futuro esecutivo: “due partiti estremisti come la Lega Nord e il M5S (.) difficilmente darà stabilità al paese”, spiega, aggiungendo che il motivo è che la loro è “un’unione contro natura tra due formazioni populiste che non condividono nulla, tranne la loro fobia europea”.

2 COMMENTS

  1. Che grande stronzata ha fallo l’elettorato italiano, si è lasciato trasportare da questo dittatoriale incapace populismo.
    Il cambiamento, ma quale cambiamento, questo è disfacimento!
    Il vero e giusto cambiamento era stato proposto il 4 dicembre con il referendum che, xkè proposto dal PD, senza capirne la vera convenienza collettiva, tutti a farne una lotta e campagna contraria.
    Tranne una modifica alla legge elettorale, tutto il resto andava bene.
    Oggi, per esempio, non staremmo in stallo da più di due mesi e chissà quando finirà e se si concluderà qualcosa.
    Avremmo risparmiato economicamente. 350 senatori eliminati che x 20000 e mensili x 12 mesi quanto avremmo risparmiato? No…per principi del caxx, fregandosi del bisogno del paese hanno votato contro. Ma andate a quel paese! Quindi non era a vantaggio del PD, ma sarebbe andato al governo Forza Italia e la lega. Penso che si mangeranno le mani a contrattare con i 5S.

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