C’è stato un nuovo incontro Di Maio-Salvini a pranzo in una mensa nel centro di Roma.
L’ufficio stampa della Lega al termine del vertice ha fatto sapere che il clima è “sereno e costruttivo”. “Si va avanti, al centro della discussione gli ultimi dettagli in attesa della convocazione del presidente Mattarella”, hanno spiegato.
I leader delle due forze politiche hanno parlato della squadra di governo e uno dei punti all’ordine del giorno è stata la questione del nome di Paolo Savona, a cui dovrebbe andare il ministero dell’Economia.
Luigi Di Maio, arrivando a Montecitorio, ha dichiarato ai cronisti: “Ho visto Salvini, stiamo cercando di fare un governo”.
In mattinata, riporta l’ANSA, si è svolto un altro giro di consultazioni tra Sergio Mattarella e i presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati. Il colloquio è durato circa mezz’ora, mentre alle 12 è arrivata Casellati.
Nel frattempo i 5 Stelle hanno commentato il caso Conte: “Uno spettro si aggira per l’Europa – scrivono sul Blog delle Stelle – lo spettro di un governo votato dal popolo italiano”.
“Tutti i media italiani e stranieri, alcuni burocrati europei, alcuni rappresentati di governi delle potenze straniere e gran parte dell’establishment – proseguono – si sono coalizzati, uniti dalla paura che finalmente nasca in Italia un governo con pieni poteri legittimato dal voto dei cittadini”.
E ancora: “La genesi di questo governo non è stata semplice, anche perchè per la prima volta nella Storia della Repubblica, il dibattito post voto non è stato sull’occupazione delle poltrone, ma sulla realizzazione del programma proposto ai cittadini”.
Intanto l’Europa invita nuovamente il nostro Paese a rispettare i vincoli di bilancio.
Matteo Salvini su Facebook ha denunciato: “Proseguono le invasioni di campo. Dopo francesi e tedeschi, oggi è il turno del ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn: Spero che Mattarella non permetta al nuovo governo italiano di distruggere tutto il lavoro fatto negli ultimi anni in Europa. Confermo: all’estero stiano sereni, agli italiani ci pensiamo noi”.