Guerra totale a Conte! È colpevole di accettare di presiedere un governo di populisti

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Conte

Bisogna distruggere la reputazione di Giuseppe Conte, far diventare fake il suo curriculum vitae, ucciderlo sul piano professionale!

Si perché di omicidio si tratta, nel senso di uccidere non fisicamente ma di renderne lurida l’immagine pubblica, di distruggerne l’onorabilità: di questo si tratta!

Ora è in pieno corso un’aggressione, una vile aggressione, verso questo docente universitario, con un eccellente CV, la cui terribile e imperdonabile colpa è quella di aver accettato di presiedere il nuovo governo 5 Stelle-Lega.

Lo scatenamento di questo fuoco è anche un avviso a tutti quelli che potrebbero accettare un incarico di ministro in questo nuovo governo: se ne guardino bene!

Son già avvisati di quello che li aspetta!

Non si azzardino a far qualcosa contro i padroni del vapore!

Si preparino perché saranno passati a fil di spada mediatica, se il motivo c’è, bene; e se non ci fosse verrà in ogni caso tirato fuori.

Il pubblico ludibrio è assicurato a tutti!

Si allontanino da 5 Stelle e Lega, ma soprattutto dai 5Stelle, finché sono in tempo!

Vi ricordate il fuoco a palle incrociate che era riservato a chiunque avesse osato fare l’assessore del comune di Roma dopo la scioccante, per loro, vittoria della Raggi a Sindaco di Roma?

Volevano costringere in qualsiasi modo a far dimettere la Raggi per impossibilità manifesta a governare!

Ma non ce l’hanno fatta e la Raggi governa, e governa bene, la città di Roma risollevandola dallo stato di totale incuria e diffusa corruzione in cui si trovava.

Non ce la faranno neanche ora!

Si diano pace!

E guardate poi tutti i giornali che cercano di insegnare al Presidente Mattarella, come si fa il Presidente della Repubblica, a lui, che è un insigne costituzionalista, gli ricordano gli articoli della nostra Costituzione repubblicana sulle prerogative del massimo garante della Repubblica Italiana.

In particolare ‘Qualsiasi rallentamento, qualsiasi richiamo ai doveri istituzionali a cui deve sottoporsi un presidente del Consiglio o un governo – a cominciare dall’articolo 92 che affida al Capo dello Stato il compito di nominare i ministri – non si sa come verrebbero accolti. Pertanto, giunto all’ultima curva della crisi più difficile del suo mandato, Mattarella – che ha convocato per oggi sul Colle i Presidenti delle Camere – è a un bivio: o si rassegna all’urto dell’ondata populista, o trova il modo di reimporre il suo ruolo.’)

Non gliene frega nulla della intangibilità della nostra Costituzione, della sua corretta applicazione, tanto è vero che quando Renzi ha cercato di stravolgerla, loro lo hanno aiutato in tutti i modi.

Purtroppo anche in quella occasione, e le occasioni ormai si ripetono sempre più di frequente fino a quella di due giorni fa delle elezioni regionali in Val D’Aosta, il popolo bue ha capito, purtroppo per loro, ha capito cosa era in gioco e mandato un vaffa senza appello a Renzi e ai suoi mentori.

Il quale, sempre in buona compagnia, ha proseguito imperterrito, e ha fatto una legge elettorale, con l’accordo di Berlusconi e della Lega, per sterilizzare i voti ai 5 Stelle.

Ma anche in quella decisiva occasione il popolo, che loro continuano a considerare bue, ma bue ormai (ahi loro!) non è più, ha fatto straccio dei loro piani di riuscire a prendere, il PD e Berlusconi, la maggioranza dei voti e poi giustificare a posteriori un loro governo insieme, con Lega e FdI a far da utili idioti.

Ma non è andata secondo le loro previsioni e il popolo italiano ha dato la maggioranza dei voti ai 5 Stelle e alla Lega.
E ora come si fa ad annullare il risultato delle elezioni politiche del 4 marzo scorso?

Beh, certamente non le si può dichiarare illegittime in punta di diritto.

Però, per vie traverse, il risultato può essere vanificato.

Prendo nota con amarezza di questo tentativo sconcio.

Sconcio e molto, assai pericoloso.

E infatti la politica, la politica come la fanno loro, non per nulla è scesa così in basso nella considerazione della gente.

Ci sono state elezioni, i risultati possono non piacere, ma non è possibile procedere come che non ci siano stati!

Questo tentativo di annullare per vie traverse quell’esito, questo sì che scatena una guerra. E’ gente che dovrebbe aver studiato la storia: rifugga da avventurismi pericolosissimi!

Oltretutto può diventare per loro un dolorosissimo e irreparabile boomerang!

Avete visto cosa è successo in Val D’Aosta?

Si rendono conto che possono, così facendo in modo sconsiderato, accelerare la tendenza del loro declino!
Permettano che le cose si sviluppino con una certa normalità.

Altrimenti tutto gli cadrà addosso molto più velocemente di quanto credono.

E la responsabilità sarà in capo a loro.

Se si andasse a nuove elezioni tutti costoro sarebbero travolti, per loro sarà peggio di un’alluvione!

Tutto il vecchio – loro, chi rappresentano e di cui difendono gli interessi – sarebbe portato via e i detriti finirebbero in mare.

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