Ha scritto su Twitter che, siccome Conte si è proposto come l’avvocato difensore del popolo italiano, “noi ci costituiamo parte civile”.
Intanto però per l’ennesima volta Renzi non si è presentato in tribunale per testimoniare al processo contro Maiorano, ex dipendente del Comune di Firenze.
Da anni Maiorano accusa l’ex premier di aver speso 20 milioni di euro in fiori, regali, pranzi, cene, voli intercontinentali quando era presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009.
Il processo, spiega Repubblica.it, è iniziato il 7 luglio 2014 ed nato da una querela di Renzi. E’ stato rinviato più volte per via del “legittimo impedimento” di Renzi, che è stato chiamato a testimoniare come persona offesa del reato di diffamazione.
Non si era presentato in tribunale in quanto premier e segretario del Pd.
Mercoledì 23 maggio avrebbe dovuto presentarsi in aula alle 10 per testimoniare ma il suo legale Federico Bagattini, leggiamo su Repubblica.it, “ha depositato un biglietto aereo di andata e ritorno dal 22 al 24 maggio in Kazakistan”.
“E’ stato Renzi – spiega Franca Selvatici su Repubblica – a sporgere querela e a dare il via al processo. E si è costituito parte civile. La procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione dell’inchiesta sulle spese in Provincia. Non si capisce perché l’ex presidente del consiglio non abbia ancora deposto in aula”.
E aggiunge: “In altri Paesi la sua assenza verrebbe giudicata come un oltraggio alla corte. In Italia in casi del genere di solito il giudice dispone l’accompagnamento coatto”.
Invece, “con Renzi procura e tribunale sono stati meno drastici”.
La prossima udienza è stata fissata per il 10 settembre 2018.
Il pm Vito Bertoni ha proposto che Renzi venga nuovamente citato e “avvisato che una sua ulteriore assenza verrà letta come assenza di interesse per la causa e quindi come remissione di querela”.
Perché non ci è andato veramente in Kazakistan? Con un biglietto di sola andata però…….