“Farò l’opposto di quello che ci dice l’Unione europea“.
Così Matteo Salvini durante una diretta su Facebook.
Il leader della Lega ha attaccato l’Europa dicendo che “consiglia o meglio minaccia parlando di una manovra da 10 miliardi. Intendo fare l’opposto di quello che l’Ue ha minacciato ai governanti italiani negli ultimi anni”.
Quanto al nome di Savona per il ministero dell’Economia, ha affermato che “è la figura in grado di rimettere l’Italia al centro del dibattito in Europa. Pare che Savona in passato abbia avuto dubbi sull’efficacia sull’Euro: mi domando se ha senso il voto libero degli italiani, se va rispettato e qual è il problema se qualcuno mette a disposizione la propria competenza per discutere in Europa per il bene degli italiani”.
Sugli sbarchi Salvini ha osservato: “Gli sbarchi sono diminuiti, ma non basta, occorre aumentare le espulsioni. Non si possono espellere solo 7mila clandestini ogni anno”.
Per quanto riguarda la squadra dei ministri, il segretario del Carroccio ha replicato a Mattarella, che aveva parlato di “diktat” con riferimento alle indicazioni date da M5S e Lega sulle nomine:
“Ma quale diktat? Piuttosto idee, proposte e suggerimenti…”, ha detto Salvini, che ha aggiunto: “C’è un economista che rappresenta la volontà degli italiani di contare di più in Europa”.
E ancora: “Abbiamo già il migliore a disposizione, Savona è la garanzia che l’Italia può sedersi ai tavoli da protagonista. Mi sfugge il perché si dovrebbe dire ‘no’ a Savona”.
Nel frattempo 5Stelle e Lega stanno lavorando per chiudere al più presto la partita ministri: Conte, riporta l’ANSA, “potrebbe salire al Colle già nella serata di venerdì o nella mattinata di sabato con la lista dei nomi”.
L’unico nodo da sciogliere è quello dell’Economia, in quanto leghisti e pentastellati “non sembrano voler arretrare dalla loro prima scelta, Paolo Savona”. “Se il timing verrà rispettato – conclude l’ANSA – lunedì e martedì prossimo il premier potrebbe venire alle Camere per la fiducia”.
