Il governo non è ancora partito per via del nodo Savona, ma nel mentre il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha ricevuto una telefonata da Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica francese.
“Questo pomeriggio – ha scritto Conte su Facebook – ho ricevuto una telefonata dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron, il quale ha formulato i Suoi migliori auspici per il Governo che stiamo formando in Italia”.
“Questa conversazione ha costituito l’occasione per un proficuo scambio sulle principali prospettive delle politiche economiche e sociali europee che coinvolgono i nostri due Paesi”, ha aggiunto.
E ha concluso: “Ci siamo lasciati con l’auspicio di poterci incontrare il prima possibile per discutere in dettaglio le varie questioni di comune interesse”.
Conte in un post pubblicato sul Blog delle Stelle giovedì scorso ha fatto sapere che avrebbe dedicato “l’intera giornata” di venerdì scorso “ad elaborare una proposta da sottoporre al Presidente della Repubblica. I ministri che proporrò, così come il sottoscritto, saranno ministri politici”.
“Saranno cioè persone – ha spiegato che condividono obiettivi e programmi del Governo del Cambiamento, che abbiano dato prova di poter adempiere alle funzioni pubbliche che saranno loro affidate con disciplina e onore”.
Nonostante il ministero dell’Economia sia il “più politico”, Sergio Mattarella non ha gradito il nome di Paolo Savona, probabilmente per le sue posizioni euroscettiche.
Il giornalista Franco Bechis ha osservato in merito: “Tocca alla maggioranza parlamentare scegliere l’uomo che deve interpretare la politica economica di quel governo, che peraltro è il cuore di quel contratto.
Se quella casella fosse scelta da Mattarella, il voto degli italiani sarebbe inutile, e il programma di governo carta straccia. Meglio per loro allora non fare partire questo esecutivo”.
“Secondo me – ha concluso – su questo punto il presidente della Repubblica ha compiuto un passo falso”.
