“Non mi arrendo, presto o tardi torneremo”.
Lo ha detto Matteo Salvini ai giornalisti nei pressi di Montecitorio.
Il segretario della Lega ha poi aggiunto: “sicuramente io non mi arrendo, torneremo presto o tardi dagli italiani, se ci daranno fiducia al governo ci andiamo”.
Quanto al contratto M5S-Lega, Salvini ha detto che “rimane valido”.
“Se Berlusconi vota il governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri era la stessa di Renzi, del Pd”, ha affermato Salvini intervenendo ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital.
Per il leader del Carroccio “in Parlamento c’è una maggioranza parlamentare. Quello che non riusciamo a fare tramite un governo, proveremo a farlo in Parlamento. E porteremo assieme al M5s una riforma della legge elettorale, grazie alla quale chi prende un voto in più va al governo”.
Salvini ha anche ribadito che l’uscita dalla moneta unica “non era nei nostri programmi, non era nei programmi di Savona”. E su quest’ultimo ha spiegato che era “la pedina più importante di questo governo. Ci avrebbe garantito che in Europa ci avrebbero ascoltati di più, Giorgetti non sarebbe stato così efficace”.
Poi l’affondo contro Sergio Mattarella, accusato di essere “come Don Abbondio”, “ha detto che questo governo non s’ha da fare. Non è stato un arbitro”.
E su Cottarelli il capo politico leghista ha detto: “Mi interessa capire che fa il Presidente della Repubblica, Cottarelli chi lo vota? Non ha dato l’incarico al centrodestra perché non aveva i voti e ora arriva il signor Cottarelli senza i voti? “.
Per quanto riguarda i rapporti tra Lega e Forza Italia, Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera della Lega, ha dichiarato:
“Su Fi dipende molto da quello che faranno nei prossimi giorni. In particolare ci sono degli esponenti che si sono già messi in fuorigioco. Ce ne sono diversi. Di sicuro i voti della Lega non possono andare a sostenere persone che ci danno degli irresponsabili o che ci insultano”.
