Lo Spiegel online elogia Mattarella.
Dopo aver attaccato l’Italia accusa ndoil nostro Paese di voler “scroccare” dal resto degli stati membri dell’Ue, il settimanale tedesco saluta il Capo dello Stato come “L’uomo che non si piega”. Così lo Spiegel ha titolato la propria edizione online.
Mattarella, riporta l’ANSA, viene descritto come un uomo dallo stile “sempre silenzioso ma sempre coerente” nelle sue scelte politiche e “ora, in quanto custode della costituzione, viene considerato tra i politici più popolari d’Italia”.
Il presidente della Repubblica, proseguono, ha compiuto “un passo coraggioso” bloccando l’esecutivo giallo-verde e scegliendo un governo di transizione in quanto “l’alleanza di governo tra populisti ora fallita ha una chiara maggioranza in Parlamento ed è stata eletta democraticamente”.
La mossa di Mattarella, aggiungono, ha prodotto accuse da parte dei leader della Lega Nord e di M5S di “attacco alla democrazia”.
“Ma – continua lo Spiegel – davanti alle dichiarazioni anti europeiste alle minacce di uscire dall’euro, di fronte all’impossibilità di rinegoziare le regole di Bruxelles, non rimaneva agli occhi di Mattarella altra scelta”.
Adesso, concludono, Salvini “avrà le sue nuove elezioni, che tanto a lungo ha minacciato”.
La settimana scorsa però in un editoriale a firma di Jan Fleischauer, il settimanale di Amburgo attaccava l’Italia domandandosi:
“Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti?”.
E ancora:
“Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia.”
Questi attacchi hanno suscitato la reazione dell’ambasciatore italiano a Berlino Pietro Benassi, che ha inviato allo Spiegel una nota per la quale ha chiesto la pubblicazione.
“La dialettica politica appartiene alla libertà di stampa e al discorso democratico. Ciò che lascia un retrogusto pessimo è il modo in cui questa critica è indirizzata ad un intero popolo”
“Si tratta di un sistema molto facile e seducente per eccitare gli animi. Ne è capace chiunque. Ma è una strada pericolosa per condurre la dialettica in Europa. Alla sua fine ci sono solo perdenti,” conclude l’ambasciatore.