Bloomberg: ‘Il presidente italiano ha messo a repentaglio l’euro’

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“Il presidente italiano ha messo a repentaglio l’euro”.

Così Bloomberg in un editoriale a firma di Ashoka Mody.

“Il presidente italiano Sergio Mattarella potrebbe pensare di aver preso una posizione di principio nel porre il veto all’euroscettico Paolo Savona come ministro delle finanze, respingendo efficacemente un governo guidato dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega. Ma nel rifiutare la scelta di una coalizione eletta dal popolo, potrebbe aver messo in moto una crisi finanziaria dalla quale sarà rialzarsi, e che potrebbe mettere a repentaglio l’intero progetto europeo”, spiega il quotidiano finanziario.

“Il disprezzo di Mattarella per la recente storia politica mostra una sorprendente caparbietà”, prosegue Mody, che racconta la caduta di Silvio Berlusconi nel 20122 e l’instaurazione del governo Monti: “Molti italiani si infuriarono, credendo che la Germania avesse violato la loro sovranità nazionale”, osserva.

“Non sorprende quindi – aggiunge – che il Movimento Cinque Stelle euro-scettico abbia ottenuto il sostegno popolare”.

“Senza dubbio Savona – continua Bloomberg era una scelta abrasiva: la sua proposta di ‘Piano B’ in caso di uscita dall’euro era impraticabile e allarmista, e quindi avrebbe potuto fare danni all’Italia”.

“Ma in mezzo alla sua retorica esagerata, la coalizione della Lega-Cinque Stelle formula alcune proposte sensate: la Banca Centrale Europea dovrebbe dare maggiore considerazione alla disoccupazione nel prendere decisioni di politica monetaria (come fa Federal Reserve degli Stati Uniti); le regole fiscali dovrebbero consentire una maggiore libertà di investimento”.

Tuttavia, “invece di dare agli euroscettici l’opportunità di affrontare le complessità del governo – e di riconoscere l’inutilità di alcune delle loro proposte – Mattarella sta nuovamente cercando un altro governo tecnocratico”.

“L’avvertimento della storia – commenta Bloomberg – è chiaro. Cinque Stelle e Lega manterranno il peso elettorale e potrebbero persino tornare rafforzati”.

“Mattarella e i suoi consiglieri – conclude – sono intrappolati nel pensiero unico europeo, che nega ai cittadini italiani una voce nella gestione del proprio paese ed esclude compromessi ragionevoli. Nel tentativo di preservare l’ortodossia europea, potrebbero scatenare forze distruttive che non possono controllare”.

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