La settimana scorsa Virginia Raggi è stata nuovamente attaccata dalla stampa italiana per la presenze di buche lungo il percorso della tappa romana del Giro d’Italia.
Il direttore del Giro Mauro Vegni, in un’intervista pubblicata su la Repubblica di oggi a firma Luigi Panella, però ha smentito “chi ha strombazzato ai quattro venti che il circuito fosse un percorso di guerra costellato di buche”, spiega su Facebook Giuliano Pacetti, consigliere 5Stelle di Roma Capitale.
Vegni, prosegue Pacetti, ha risposto per le rime, spiegando che il Giro d’Italia a Roma “è stato uno spettacolo in uno dei posti più belli del mondo. Ma non certo per le buche. Al massimo c’era qualche avvallamento”.
I giornali hanno riportato che il vincitore del Giro Froome aveva protestato perché il percorso era pericoloso, ma Vegni ha precisato che il riferimento non era alle buche, ma al fatto che la “corsa stava andando via velocissima, c’erano parecchie curve e non avrebbe avuto senso rischiare di compromettere tre settimane di fatica nell’ultima tappa”.
“Per i corridori – osserva il consigliere 5Stelle – non si trattava di correre per un posto migliore in classifica, ma di partecipare alla passarella finale in una cornice che il mondo ci invidia”.
E aggiunge:
“Il direttore del Giro d’Italia ha anche precisato che se sul percorso ci fossero state delle buche si sarebbe provveduto per tempo alla loro sistemazione.
In verità si trattava di avvallamenti, che sono tipici del centro storico di Roma”.
Pacetti poi ringrazia Vegni per aver smascherato la fake news sulle buche al Giro d’Italia:
“Dopo averlo fatto personalmente e direttamente durante lo svolgimento del giro, con questo post voglio ringraziare pubblicamente il Direttore del Giro d’Italia per aver stabilito la verità su una balla mondiale, che la stampa straniera non ha neanche preso in considerazione”.
“Tanto era artefatta la notizia, – continua – che i giornalisti stranieri non se la sono sentita di fare una figuraccia sostenendo (come al solito) che era tutta colpa della Raggi”.