Duro attacco dell’ex ministro delle Finanze greco Varoufakis contro Mattarella sulle colonne del Guardian.
In un editoriale intitolato “Con la sua scelta da primo ministro, il presidente italiano ha fatto un regalo all’estrema destra“, Varoufakis scrive che “la difesa dello status quo da parte di Sergio Mattarella ha assicurato il successo di politiche razziste e populiste”.
Il presidente Mattarella ha commesso un grave errore tattico – spiega Varoufakis – in breve, è caduto nella trappola di Salvini. La formazione di un nuovo governo ‘tecnico’ presieduto da un ex funzionario dell’Fmi è un regalo fantastico a Salvini.
Il segretario della Lega, scrive l’economista, “segretamente ha l’acquolina in bocca al pensiero di nuove elezioni, alle quali parteciperà non in veste di misantropo e populista divisivo quale è, ma come difensore della democrazia contro l’establishment profondo”.
Varoufakis poi ricorda ciò che disse in un’intervista al Corriere della Sera nel 2015:
“A meno che gli europei non si rendano conto che la loro economia è governata da pseudo-tecnocrati non eletti e inaffidabili, che commettono errori grossolani uno dopo l’altro, la nostra democrazia rimarrà soltanto una creazione della nostra immaginazione collettiva”.
“Il governo Pd dell’Italia pro-establishment ha applicato, – continua – una dopo l’altra, le politiche che i burocrati non eletti della Ue chiedevano”. Il cui risultato è stato un “aumento della stagnazione”.
Quanto al rifiuto di Savona come ministro dell’Economia da parte del Capo dello Stato, Varoufakis osserva:
“ha deciso di scontrarsi con una netta maggioranza di legislatori per un’altra ragione: non voleva il ministro delle finanze designato. Perché? Perché il gentiluomo citato (Paolo Savona, ndr), pienamente qualificato per questo lavoro, e nonostante avesse dichiarato che avrebbe rispettato le regole europee, in passato ha espresso dubbi sull’architettura dell’eurozona e si è dichiarato a favore di un piano per l’uscita dall’Unione europea se fosse stato necessario. Come se Mattarella avesse dichiarato che quella irragionevolezza da parte di un potenziale ministro delle finanze costituisse la base per la sua esclusione”.