“Domani vado in Sicilia, è la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro!”.
Lo ha detto Matteo Salvini arrivando alla parata del 2 Giugno.
Alla domanda su quale fosse il suo primo passo da ministro, il segretario della Lega ha detto: “Domani sarò in Sicilia che è la nostra frontiera. Ci sono da migliorare accordi con Paesi da cui arrivano migliaia di disperati e non possiamo permetterci né per loro né per noi di continuare a mantenerne alcune centinaia di migliaia in Italia”.
Il nuovo ministro dell’Interno, riporta l’ANSA, “si è fermato con le di persone che lo acclamavano, tra selfie e abbracci”.
Dalla folla sono arrivate richieste come: “Salva l’Italia, ora rispettate i patti” ma anche un “non lasciare Berlusconi”.
Salvini, scrive l’ANSA, “ha avuto non pochi problemi per raggiungere piazza Venezia, ‘braccato’ ogni centimetro dai sostenitori”.
Parlando con i cronisti, Salvini ha anche affermato: “C’e poco da festeggiare, c’e tanto da fare ma c’e una bellissima squadra. Io domani sarò in Sicilia, è la nostra frontiera”.
Il neo presidente del Consiglio Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda dei cronisti stamane ha detto che il 2 Giugno “è la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti”, dice il neo premier Giuseppe Conte rispondendo al cronista dell’Ansa che sulla porta di casa gli chiede un pensiero per gli italiani.
Luigi Di Maio invece ha dichiarato che il nuovo governo giallo-verde ha un grande significato “anche dal punto di vista della sintonia geografica” del nostro Paese.
“Il Movimento Cinque stelle – ha ricordato – è stata la prima forza politica in assoluto con oltre il 50% ed è stata prima forza politica in tante regioni del nord”.
“La Lega – ha aggiunto – è stata prima forza politica in assoluto nel Nord e, io credo, che se non abbiamo unito l’Italia dal punto di vista geografico, sicuramente lo abbiamo fatto dal punto di vista delle istanze sociali”.