Non trovo niente di più appropriato per definire ciò che anima i commenti di Mattia Feltri su La Stampa se non quella stessa definizione che ha dato a quelli che odia senza se e senza ma.
Il ‘guappo’ , aggiungo io questo aggettivo, ‘talebano’ è lui.
Non trovo niente di più adatto per lui.
Fosse nato in Afganistan sarebbe nelle montagne a combattere contro chiunque non la pensa come lui.
Gli suggeriamo, per la guerra di liberazione in suolo italiano dal Governo Conte appena nato, di andare nelle montagne di Cuneo a organizzare la ‘resistenza contro il regime grillino prossimo venturo’ che toglierà la libertà al popolo italiano.
Il giornale torinese di FCA, immagino, che gli dia un buon stipendio e diversi benefit, quindi penso che prima di prendere la decisione di andare nelle montagne di Cuneo, avrà una serie di ripensamenti.
Mancheranno tante comodità e sarà dura resistere.
E poi una cosa è scrivere e altra cosa è fare.
Dottor Feltri, fuor di metafora, mi permetta di suggerire un approccio più meditato, più riflessivo!
Non metta a funzionare solo il cervello dello stomaco.
È vero che svolge funzioni importanti, ma di sicuro il cervello che si trova nella testa ha funzioni molto più avanzate.
Infine possibilmente ci metta anche un po’ di cuore e pensi ai tanti milioni di italiani che hanno dato il voto ai 5 Stelle: il loro voto nasce dal disastro sociale realizzato dai governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, venuti fuori dal forcipe di Napolitano e in ultimo da Mattarella (che porta però il peso di un peccato solo veniale).
Pensi ai milioni di italiani che si indebitano per pagare le spese mediche.
Certo, mi rendo conto che è difficile capire queste cose se non le si prova.
Faccia uno sforzo immaginazione e magari riuscirà ad avere un atteggiamento più equilibrato!
I migliori auguri per un cambiamento del suo animo più partecipativo ai problemi degli italiani che non sono fortunati come lei!
Ad Maiora!
