È partito il governo del cambiamento.
Per dimostrarlo il primo provvedimento che sarà emanato riguarderà il taglio dei vitalizi.
Lo stop ai privilegi della casta è stato un cavallo di battaglia sia nella campagna elettorale dei pentastellati che dei leghisti.
Infatti, un paragrafo dedicato all’abolizione dei vitalizi e dei super-privilegi degli ex parlamentari è stato inserito nel contratto di governo, che le due forze politiche hanno firmato e si impegnano a rispettare difronte ai cittadini.
Per realizzare questa promessa si è messo immediatamente a lavoro Roberto Fico, il Presidente della Camera, che ha incontrato la delegazione dell’Associazione degli ex parlamentari, presieduta da Antonello Falomi.
L’ex parlamentare ha fatto sapere che l’associazione “si impegnerà a fare dei sacrifici, ma non accetterà interventi punitivi” e che si opporranno a qualsiasi provvedimento attuato scavalcando la “centralità del Parlamento, la sua autonomia e la sua libertà”.
Falomi con ‘interventi punitivi’ si riferisce al fatto che è incostituzionale un taglio retroattivo delle pensioni.
Durante un intervista a DiMartedì ha infatti affermato che “non esistono cittadini italiani in pensione a cui sia stato decurtato in maniera permanente e consistente l’ammontare della pensione. Questo perché – continua a spiegare – ci sono dei principi costituzionali che impediscono che si possa intervenire retroattivamente su diritti già maturati.”
In altre parole, non si vogliono opporre al taglio dei vitalizi, che a sua detta negli anni si sta sempre riducendo. Vogliono “difendere dei principi costituzionali che riguardano tutti i cittadini”.
Massimo Giannini, gli fa però notare che non esistono cittadini italiani che, come i parlamentari, sono potuti andare in pensione dopo qualche settimana di legislatura. Ed evidenzia inoltre, che al di là della demagogia e del populismo, quando si chiedono sacrifici ai cittadini, anche la politica deve fare la sua parte.
Nel frattempo anche Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, ha avuto un incontro col Presidente del Senato Elisabetta Casellati per discutere ulteriormente la questione del taglio ai vitalizi.
Sono balle che non siano stati mai tolti diritti acquisiti ai pensionati! Ne è un esempio il fatto che sono stati tolti gli sconti sull’Energia elettrica ai pensionati Enel, benché questi diritti fossero attestati da una lettera Enel ad ogni pensionato in cui si ribadiva che tale sconto sarebbe stato a vita e reversibile al coniuge! Tale sconto faceva parte delle retribuzione e della pensione! Si potrebbe poi ragionare sul perché l’Enel avesse concesso tale sconto ed a cosa avevano rinunciato nelle rivendicazioni salariali ,i dipendenti per avere tale sconto! Tale sconto era soggetto a Irpef come retribuzione a tutti gli effetti! Diritti acquisiti tolti di botto!
come al solito si oppongo hai vitalizi a noi pensionati la Fornero ha bloccato dal 2011 l’aumento istat e così anche Renzi e quindi anche noi avevamo diritti acquisiti però a noi è tutto più facile a fare in modo di boccare la nostra pensione Italo
A tutti i pensionati dal 2013 il governo monti ha tagliato l’aumento istat ,quindi no tagliare i vitalizio ma abolire quelli che non hanno versato i relativi contributi.
Sti cornuti quanti cazzi di interventi punitivi hanno attuato nei confronti dei lavoratori da 1.300 euro al mese con 700 di affitto e due figli? Dategli 1.300 euro al mese a loro, e una casa in affitto, toglieteli tutto, e ne riparliamo tra qualche mese…………………che sogno ho fatto, questi non riuscirebbero a campare in queste condizioni, per loro ci vogliono almeno 11,000 euro al mese. Se potessi se solo potessi realizzerei questo sogno.