Xylella, Ue conferma tesi 5Stelle: ‘Api a rischio col pesticida Imidacloprid scelto dal governo’

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Imidacloprid

L’Unione Europea ha confermato che l’Imidacloprid è un pesticida dannoso per le api.

Vittoria del MoVimento 5 Stelle sul vecchio governo Gentiloni, che l’aveva reso obbligatorio per debellare la Xylella in Puglia, un batterio trasportato dalla cicala.

La conferma della Commissione europea è arrivata in seguito a un’istanza presentata dall’eurodeputata pentastellata Rosa D’Amato.

L’insetticida era già stato bocciato dall’Ue, assieme ad altri due insetticidi, l’aprile scorso con voto favorevole dell’Italia, in quanto nocivo per le api.

Ciònonostante, l’esecutivo Gentiloni ha emanato il “decreto Martina”, dal nome dell’allora ministro dell’Agricoltura, senza comunicarlo a Bruxelles. Al che il movimento Diem25 ha richiesto il blocco del decreto, giudicato illegittimo perché non era stato notificato alle autorità europee competenti.

Adesso le commissioni europee danno finalmente ragione al movimento.

La pericolosità del pesticida è stata inoltre confermata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

Infatti, da Bruxelles, arriva conferma del fatto che l’Italia avrebbe dovuto notificare i dati scientifici per gli utilizzi ancora consentiti e effettuare dei nuovi test correlati alla dannosità dell’insetticida per le api entro due anni.

Inoltre le autorità italiane avrebbero dovuto notificare alla Commissione europea l’utilizzo di un pesticida soggetto a restrizioni come sostanza per combattere la xylella.

Le denunce dell’eurodeputata D’Amato sono state quindi dimostrate.

Il pesticida rappresenta un grave pericolo per le api e automaticamente per l’agricoltura e per l’economia pugliese e in generale italiana, ma le lobby dei pesticidi hanno messo il paraocchi al governo, ancora una volta inchinato ai poteri forti, denuncia la pentastellata, nonostante le tante istanze presentate sui rischi provocati dell’uso intensivo del pesticida, che finalmente sono state confermate.

Ma è fiduciosa del fatto che il nuovo governo cambierà rotta nella gestione della crisi agricola al Sud rispetto al suo predecessore, promuovendo politiche di trattamenti e coltivazioni biologiche, nel rispetto della natura e del territorio.

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