Conte lancia un duro avvertimento a Germania e Francia

3
116
conte

In Canada Giuseppe Conte ha gridato alto e forte a tedeschi e francesi: ascoltateci!

Non sarà più la paura di cosa farà la Merkel o il Sarkozy di oggi, lo spaccone che stringe forte la mano a Trump, ma altro non può fare, a guidare le scelte politiche dell’Italia, ma solo gli interessi nazionali.

Ieri l’Italia è stata protagonista al G7 come mai era accaduto prima con i leaderini che facevano scompisciare dalle risate biascicando un inglese da scuola elementare.

Il nostro Paese stato l’unico stato europeo a schierarsi apertamente a fianco di Trump nel sostenere la sua proposta di avvicinarsi alla Russia per coinvolgerla di nuovo nel gruppo dei grandi.

Gli altri leader, tutti, compresi l’inglese, si sono dovuti inchinare ai piedi dell’italiano Conte a supplicarlo di non spaccare pubblicamente il cosiddetto fronte europeo.

E Conte, responsabilmente, non ha strafatto come un ganzo alla Renzi, ma, raggiunto il risultato politico di mettere all’ordine del giorno il punto di vista italiano, ha firmato un documento insieme agli altri europei che non fa altro che confermare, dietro le apparenze, l’importante sostanza politica che d’ora in poi i conti si fanno con l’Italia, non a prescinderne.

Certo, come al solito, il quotidiano di De Benedetti (figlio) racconta una storia che è l’opposto di questa realtà, ma sono convinto che se lo leggete bene capite velocemente quanto sia risibile l’inghippo.

Conte non ne ha fatto parola, ma un altro importantissimo messaggio è arrivato chiaro allo spaccone gallico, se non altro dalla postura nuova dell’Italia: non mettetevi in testa , dopo che avete distrutto lo stato libico per evitare che Gheddafi rivelasse al mondo quanti soldi avesse dato a Sarkozy (cito Repubblica non a caso) che ora siete voi a dettare legge in terra cirenaica.

A noi il caos che avete scatenato in Libia, con Hillary Clinton e il solito codazzo inglese, ci ha causato costi enormi con centinaia di migliaia di disperati che sono arrivati nel nostro paese, senza contare i minori introiti da petrolio che ha dovuto sopportare l’ENI.

Il messaggio, non detto ma implicito e facile da intendere per chi vuol intendere, è il seguente: in Libia la parola definitiva, quella che conta davvero, la dirà l’Italia, nonostante la messinscena dei pseudonegoziati a Parigi.

Sono convinto che l’uscita dell’Italia a favore della fine delle sanzioni alla Russia avrà un peso importante anche nel contesto libico, dove il peso del parere russo sarà tutt’altro che irrilevante.

Insomma, come è giusto che sia, un vero leader deve fare gli interessi dello Stato che rappresenta.

E Conte in Canada li ha fatti egregiamente!

Complimenti Prof. Conte!

E molti auguri all’Italia e alla nostra Repubblica democratica fondata sul lavoro dove la sovranità appartiene al popolo (Art. 1 Costituzione).

Se credere in questi principi comporta l’accusa di populismo, tutt’altro che dispiacerci, ci fa diventare fieri e persino rivendichiamo di esserlo, prendendo in presto le sue parole, Signor Presidente Del Consiglio.

3 COMMENTS

  1. Bravo signor presidente non si lasci spaventare ,
    continui così , ci renda orgogliosi e fieri di essere italiani !

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here