“Beh, ci dobbiamo svegliare, non possiamo certo aspettare con le mani in mano che passi il disastro. Non è così che si può agire, perché in questo modo ci rimettiamo tutti quanti. La mia è un po’ una ‘chiamata all’azione’ per chi non condivide questo tipo di politiche”.
Così la leader di +Europa Emma Bonino sul governo M5S-Lega in un intervista a Fanpage.it
Oltre a rimarcare il fatto che secondo il parere di molti il contratto di governo, che il MoVimento 5 Stelle e la Lega si impegnano a portare a compimento, non ha le necessarie coperture economiche per finanziere le manovre quali flat tax, reddito di cittadinanza e rimodulazione della legge Fornero, la senatrice è preoccupata “sia per quanto riguarda la visione estremamente securitaria e giustizialista delle riforme proposte in materia di accoglienza e immigrazione e giustizia”. È anche del parere che siano stati persi di vista importanti temi di diritti civili per dare spazio a “slogan elettorali di difficile applicazione”.
Infatti, spiega la leader del movimento europeista, l’idea di Salvini sul rimpatrio “per 400mila o più irregolari nel nostro Paese è evidentemente non attuabile, sarebbe il più grande “ponte aereo” della Storia”. Servono accordi bilaterali con i Paesi di origine – continua la senatrice – per rimandare a casa gli immigrati e, al momento l’Italia ha preso accordi con quattro paesi: Marocco, Nigeria, Tunisia ed Egitto. Ma gli immigrati che arrivano nei nostri porti provengono da tanti altri paesi, che sono in guerra oppure hanno governi instabili. E quindi per trattare ci vorrà molto tempo. Una misura più attuabile – seconda la Bonino – è quella di integrare le persone già presenti nel territorio, cosa di cui nel contratto di governo non si parla.
In seguito viene fatto notare alla senatrice che l’immigrazione è vista come un’emergenza dalla popolazione, e le viene chiesto il perché. Lei risponde dicendo che “il populismo ha creato la percezione di un’invasione ed è questa la vera pericolosità del populismo, che ora è aggravato da dichiarazioni incendiarie. Ma c’è anche un altro punto, che riguarda la questione della povertà. Io a volte ho l’impressione che a noi non piacciano i poveri, bianchi o neri che siano”.
La tua chiamata, orribile Bonino, sarà quella del tuo funerale, quando la Natura, per pietà, si degnerà di aprirti la porta dell’Inferno!!!
Signora Bonino, è un po’ tardi nel dire di svegliarsi, per non trovarsi in un disastro, doveva darsi da fare quando al governo erano i suoi alleati. Invece bisogna ringraziare il nuovo governo che fa di tutto per tornare alla sospirata normalità.