Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato una lettera urgente alle autorità maltesi con la quale ha chiesto di far approdare alla Valleta la nave Aquarius con 629 migranti a bordo.
“La nave Aquarius di Sos Mediterranee, con personale di Medici senza frontiere, – riporta l’ANSA sta facendo rotta verso un porto di sicurezza ancora non assegnato. Tra loro ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. Sono state complessivamente sei le operazioni di soccorso effettuate”.
Al momento non c’è stata alcuna risposta dalle autorità maltesi.
Leggiamo sul Fatto Quotidiano che “la nave ha impostato come destinazione della sua rotta il porto di Messina, come risulta dal transponder”. A
Intanto il Ministero dell’Interno “ha deciso di impedire che l’ong possa scegliere come alternativa un approdo in Italia. Stando a quanto Salvini ha dichiarato anche nella lettera, se l’isola-Stato non le permetterà di attraccare scatterà lo stop”, spiega Il Fatto.
Carlotta Sami, portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa dopo aver appreso della lettera del ministro Matteo Salvini a Malta, ha dichiarato: “Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo”.
Venerdì scorso le autorità di Malta avevano impedito l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo. L’unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta, ha riferito alla polizia italiana il comandante dell’unità secondo quanto riportato dall’ANSA “ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l’ingresso in porto”.
Si è trattato, si legge su ANSA.it, dell’ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Italia e Malta, “il cui comportamento è stato stigmatizzato dallo stesso Salvini l’altro giorno”.
Il leader della Lega aveva dichiarato: “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento”, aggiungendo che “non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi”.
