Arresti stadio: leggendo i resoconti pilotati dei giornaloni sembrerebbe che l’inchiesta romana coinvolga il Campidoglio e la sindaca Raggi.
Questo modo di fare disinformazione in maniera ingannevole contro i Cinque Stelle ha costretto il pm che si occupa dell’inchiesta a precisare che la Raggi e il Comune di Roma non sono toccati per nulla dall’azione giudiziaria, come riporta RAI News.
Ma la lettura distratta e superficiale, come molti di noi fanno presi dalla fretta quotidiana, ci lascia una impressione opposta e ci viene da dispiacerci e rammaricarci per il danno di immagine al Movimento 5 Stelle.
E invece abbiamo sbagliato!
Sono riusciti a fregare anche noi dandoci a intendere una realtà che non esiste.
C’è subito di che consolarci.
Ma immediatamente dopo ci sovviene un qualcosa che ci amareggia ancora di più: quanti hanno concluso la giornata di ieri con la convinzione falsa, insinuata dai giornaloni, che l’inchiesta avesse coinvolto il Comune di Roma e la Sindaca Raggi?
Sì, probabilmente sono tanti quelli che non sono sfuggiti alla droga disinformativa propinata da Lorsignori contro i Cinque Stelle.
Molti hanno dato per sicura questa fake news, montata con cura per evitare una denuncia di querela da parte di coloro che si atteggiano a combattenti delle fake news.
Essi cercano di etichettare tutti coloro che informano davvero, che fanno informazione seriamente, ma che loro chiamano contro-informazione, come produttori di fake news possibilmente da incarcerare.
Vorrebbero applicare una censura implacabile contro chiunque tiene informati i cittadini fornendo loro notizie sulle cose che accadono descrivendole per come sono e non come fanno loro, tradotte per il popolo bue in maniera tale che capisca secondo la propria falsa interpretazione.
Stanno percorrendo alla velocità della luce la strada verso il baratro del loro annientamento ad opera delle proprie stesse mani.
La realtà di una informazione che in effetti disinforma, verrà sempre più alla luce.
E il processo sarà così veloce che li travolgerà senza che neanche se ne accorgano.
Reciteremo a quel punto il De Profundis.
avevo guia segnalato a vari programmi TV certamente non di destr che i processi non si fanno in TV ma nei tribunali allora tutte queste ochette di conduttrici al soldo del pd vanno licenziate e facile dire cambia canale ma io pgo il canone poi un po di correttezza d’informazione non guasta