“Voglio dire un paio di cose, questa è l’ultima volta che rispondo a certe stupidaggini, certe bugie che si leggono un po’ in rete”.
Esordisce così Alessandro Di Battista su Facebook durante un live dalla casa in cui sta alloggiando negli Stati Uniti.
“Certe balle che girano sul mio conto e che sono girate per cinque anni sul mio conto – ha proseguito – ho evitato spesso di smentirle. Dato che leggo un po’ di commenti di alcuni cittadini che scrivono delle banalità e delle falsità è giusto pure spiegare e smentire e dare delle informazioni che tra l’altro io non sono minimamente tenuto a dare”.
“Il modo in cui campo con la mia famiglia – ha sottolineato l’ex parlamentare – lo dico in maniera molto istituzionale: non essendo più un pubblico ufficiale sono ca**i miei, sono ca**i miei e soltanto miei. Ma dato che si scrivono balle diamo un po’ di cifre”.
“Si è detto – ha continuato – che venivo qua grazie ai soldi della liquidazione della Camera dei Deputati, nel giro di poche settimane li restituisco. Restituiteli anche voi, se pensate che sia facile restituire 42-43mila euro, che sia soltanto un gesto populista fatelo anche voi. Così vi faccio un bell’applauso, cheapeu”.
“Io – ha aggiunto – questo lo faccio perché lo dissi cinque anni fa in campagna elettorale”.
E ancora:
“Poi hanno scritto che prendevo 400mila euro con il contratto di Mondadori: non c’è questo contratto. Tra l’altro neanche Dan Brown prende cifre così per un libro. Ve lo voglio dire proprio con chiarezza: io non ho firmato nessun contratto. Quando ero parlamentare non mi andava tanto di querelare giornalisti (mi è capitato ogni tanto di farlo), perché è una cosa brutta”:
“Ma non è che abbiamo giornalisti qui, abbiamo personaggi politici che neanche hanno a che fare con il consenso che fanno politica, non è che si occupano di libera informazione. E sappiate che coloro che hanno scritto questa menzogna sono stati querelati”.
