Alla presentazione della sua autobiografia ‘Come un sogno, come un incubo’ alla stampa estera, il Ministro delle Politiche europee, Paolo Savona riprende l’argomento Europa ed Euro, affermando che la moneta unica è fondamentale per il mercato unico: “Non solo ha aspetti positivi, ma indispensabili: se vuoi un mercato unico, dei avere una moneta unica. Perché, se all’interno del mercato, permetti che le monete si muovano, fluttuino o qualcuno influenzi il cambio, stai rompendo l’unità del mercato”.
E al giornalista che gli fa osservare che il suo libro sia stato descritto come’ l’autobiografia che fa tremare l’Europa’, risponde: “Io non voglio far tremare l’Europa, non devo dare lezioni a nessuno. Mi hanno chiesto di fare abiura di cose che non ho mai detto: avrei potuto fare come Galileo e una volta insediato al ministero dell’Economia dire come lui ‘Eppur si muove”.
Il neo ministro è dell’idea che il ruolo dell’Italia in Europa debba cambiare dall’interno i suoi statuti, per favorire lo sviluppo di tutti i suoi paesi e il benessere sociale degli europei: “Ritengo che vi sia anche un problema tecnico sottostante. Che è quello che la Banca Centrale Europea debba essere dotata di uno Statuto simile a quello delle altre banche centrali come la Federal Reserve. Questo è il mio punto di vista”.
A queste dichiarazioni si accompagna la possibilità che la delega ai rapporti con Bce e Fed sia proprio affidata a Savona.
“Non esiste nessun piano B e non ho mai chiesto di uscire dall’euro” e di credere nel rispetto del vincolo del 3%, dichiara inoltre Savona, sottolineando che il suo ruolo nel governo è quello di “un tecnico che sta individuando le soluzioni tecniche che andranno sul tavolo dei politici”.
Il professore rimane infatti molto cauto nelle dichiarazioni e fa sapere che quando ci sarà da comunicare alla stampa gli orientamenti del suo dicastero, saranno frutto dell’espressione del governo e non del suo pensiero individuale