“Gran parte della stampa utilizzando monconi di intercettazioni sostiene che Luca Parnasi, il costruttore dello stadio di Roma arrestato per corruzione, era il vero padre del governo Lega-M5S”, ma non compare alcun esponente pentastellato nell’elenco dei politici a cui Parnasi ha dato soldi.
Lo scrive Franco Bechis in un articolo per Il Corriere dell’Umbria, quotidiano da lui diretto.
Il giornalista ooserva che l’intercettazione in cui Parnasi dice “il governo l’ho fatto io” è poco attendibile in quanto “più in là spiega il governo che stava facendo: ‘M5s-Pd-Fi-Lega-Fratelli di Italia’”.
“Ipotesi così non sono mai esistite, – commenta Bechis – quindi è evidente che stava dicendo una panzana sciorinando l’elenco del telefono”.
A proposito di elenchi, l’ex vicedirettore di Libero rivela l’esistenza di un elenco, “quello dei politici che Parnasi finanziava da anni”.
Ecco i beneficiari della “generosità olimpica di Parnasi”:
Nel centro destra aiutò:
– Giordano Tredicine con 30 mila euro divisi fra 6 società (ogni contributo appunto da 5 mila euro).
– Giovanni Quarzi e Marco Pomarici (5 mila euro a testa)
– Lavinia Mennuni (27 mila euro divisi fra più società)
– Davide Bordoni (15 mila euro divisi fra 3 società)
– Sveva Belviso (5 mila euro)
– Gianni Alemanno (35 mila euro divisi fra più società)
– L’esponente di Fratelli di Italia Dario Rossin (10 mila euro)
– Nel Pd Parnasi finanziò:
– Andrea Tassone (15 mila euro)
– Francesco D’Ausilio (20 mila euro divisi fra più società)
– Cecilia Fannunza (2.500 euro)
– Fabrizio Panecaldi (10 mila euro)
– Giovanni Paris (5 mila euro)
– Antonio Stampete (10 mila euro)
– Andrea Santoro (15 mila euro)
Contributi dati anche ad altre liste civiche o a quelle che supportavano Alfio Marchini nella sua prima corsa al comune di Roma.
Da Parnasi arrivarono finanziamenti a:
– Alessandro Onorato (20 mila euro)
– Cosimo di Noi (3.500 euro) della stessa lista
– 5 mila euro per Luca Giansanti della lista civica per Marino sindaco
– 25 mila euro a Ignazio Cozzoli Poli della lista Cittadini per Roma
I colpevoli è giusto che paghino, ma devono pagare anche chi ha accusato ingiustamente M5S e il sindaco Raggi.