Il censimento dei rom proposto da Matteo Salvini ha suscitato polemiche ma in realtà non è la prima volta che viene proposto.
Lo ha denunciato lo stesso ministro dell’Interno in un post pubblicato su Facebook:
“‘Censimento’ dei Rom e controllo dei soldi pubblici spesi. Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è RAZZISMO. Io non mollo e vado dritto!
Prima gli italiani e la loro sicurezza”.
Allegato al post vi è il link ad un articolo di Marco Cremonesi per il Corriere della Sera in cui si legge che “Salvini potrebbe dire che lui, quando parla di «censimento nei campi rom», ha soltanto preso un’idea della sinistra”.
Nel luglio 2012 Pierfrancesco Majorino, assessore ai servizi sociali del Comune di Milano, propose un progetto teso a «includere le famiglie e i bambini, superando ogni forma di discriminazione e di negazione della dignità della persona umana» e a «contrastare forme di irregolarità e illegalità».
Tra i nove obiettivi indicati nella nota intitolata ” Sinti, Rom e Caminanti” al numero figura il «censimento dei nuclei familiari delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti presenti a Milano».
Sempre a sinistra, il censimento dei rom fu fatto nel 2014 nell’Emilia-Romagna governata dal Pd. Come spiegato dal giornalista Michele Arnese in un post pubblicato sul suo blog:
Arnese ha riportato parte di un articolo tratto dal sito della Regione Emilia Romagna:
“Sono 2.745 le persone che vivono sul territorio, in 129 campi e aree. Popolazioni sempre più stanziali”. Ecco il titolo dell’articolo datato 8 luglio 2014 pubblicato dal sito della Regione Emilia Romagna
Pubblicato il ‘Rapporto sulla popolazione Sinta e Rom in Emilia-Romagna’ basato sui dati raccolti nella rilevazione del 30 novembre 2012, realizzata con la collaborazione delle Province attraverso la somministrazione di questionari rivolti a tutti i Comuni della Regione Emilia-Romagna. Alta la partecipazione all’indagine da parte dei Comuni: 331 su 348 (95,1%).”