Oggi c’è una notizia importante cui dare grande risalto, come ha già fatto Silenzi e Falsità.
Sul Blog Delle Stelle si legge che è stato pubblicato “Il bilancio del primo anno completo di Rousseau”.
Poi il post prosegue:
“Oggi pubblichiamo la lista dei donatori con l’importo donato da ognuno e le iniziali di nome e cognome del donatore, tuttavia in Parlamento abbiamo depositato la lista con i nomi completi.”
Il bilancio e questi e altri dati di dettaglio sono stati depositati “alla Camera dei Deputati per ricevere il controllo dagli organi preposti. Non c’è nessuna norma che obbliga l’Associazione Rousseau a farlo, noi lo facciamo perché non abbiamo nulla da nascondere e perché la trasparenza per noi viene prima di tutto.”
Si tratta di donazioni che hanno un importo medio di 53€ (solo in un caso si superano i 5000€) per un totale complessivo di 357mila€.
Continuando nella lettura vogliamo che dedichiate un’attenzione particolare a quanto segue:
“Pretendiamo identica trasparenza da parte di tutte le fondazioni e associazioni che sono legate ai partiti. Luigi Di Maio ha annunciato che il governo del cambiamento farà una norma in tal senso.”
Noi cittadini, mi verrebbe da dire, per primi i cittadini che votano PD, FI, FdI, LEU, dobbiamo esigere che altrettanto facciano queste forze politiche, senza dimenticare che analogo obbligo ha il partner di governo dei 5Stelle, la Lega e per primi i suoi militanti e i suoi elettori dovrebbero pretenderlo.
Continua inesorabile il post:
“Noi chiediamo che fin da subito queste fondazioni e associazioni, oggi dei buchi neri, presentino il loro bilancio alla Camera a partire per esempio dalla fondazione Eyu del tesoriere del Pd Bonifazi che ha ricevuto danaro da Parnasi.”
E già, Signor Martina, Lei che ha chiesto le dimissioni della Raggi, per la quale è persino dovuta intervenire la Procura di Roma per precisare che nulla vi è a suo carico;
Lei, Signor facente Segretario di cotanto partito che ha un suo compagno di militanza agli arresti accusato di aver ricevuto qualcosa da Parnasi;
Lei, così pronto a chiedere le dimissioni di altri che di nulla devono rispondere, ma a cui non pretendiamo di avere la sensibilità di dare Lei le dimissioni (neanche in modalità renziana facendo finta di darle, come appunto finora ha fatto Renzi), almeno abbia uno scatto di dignità bergamasca, gente con gli scarponi grandi ma la testa fine e assai rispettabile, imponga a tutte le fondazioni e associazioni che fanno capo al PD a partire dalla Fondazione EYU che ha ricevuto soldi da Parnasi e che fa capo a colui il quale ha la tesoreria del PD, il Signor Bonifazi, ecco Signor Martina, imponga la massima trasparenza e faccia depositare alla Camera dei Deputati i bilanci, i nomi dei finanziatori e quanto ognuno di essi ha versato.
Chiediamo che alla Sua richiesta si unisca il Signor Del Rio, con lo stesso impeto, con lo stesso sdegno, con lo stesso tono, con lo stesso timbro, con lo stesso volume di voce con cui ha ricordato al Presidente del Consiglio Conte il nome del fratello del Presidente Della Repubblica trucidato dalla mafia siciliana: ‘Pier Santi è il suo nome!’.
Ecco Signor Del Rio, lo dica, lo urli: ‘trasparenza è il suo nome, l’altro nome, Il sinonimo, di onestà! Compagni, tirate fuori tutti i bilanci, i nomi, i soldi che ciascuno dei donatori vi ha dato! E fatelo subito!’
E ora veniamo alla sedicente stampa libera e indipendente.
Signori direttori dei giornaloni, dopo lo sdegno che avete manifestato nei giorni scorsi contro il M5S, nel vostro racconto dello scandalo del nuovo stadio di Roma, unica forza politica ad uscire pulita per non aver incassato un solo centesimo di euro da Parnasi, ora unitevi alla nostra richiesta di trasparenza, chiedete anche voi che a questa richiesta si uniscano Martina e Del Rio.
Ma ciò che ho visto oggi sui giornali che voi dirigete su incarico dei vostri editori, non fa presagire una vostra prontezza ad agire per ricevere e dare informazione sulle fonti di finanziamento delle altre forze politiche.
Neanche avete dato notizia di quanto ha fatto la Fondazione Rousseau o quando l’avete data l’avete presentata in maniera tale che non destasse molta attenzione, non avete fatto commenti, non avete fatto reportage , non avete fatto interviste.
Vi siete ben guardati dal chiedere analogo comportamento della Fondazione Rousseau da parte delle fondazioni e associazioni delle altre forze politiche.
Anzi nel caso della Stampa di Marchionne e De Benedetti, non solo non date la notizia di quanto ha fatto la Fondazione Rousseau, ma riportate in Home un articolo che nel titolo recita: ‘La cena di Davide all’ombra di Gianroberto’.
Ma L’Espresso ha superato di gran lunga la testata sorella della stessa famiglia editoriale quanto a pelo nello stomaco.
Ecco guardate come titola L’Espresso:
‘Chi è Luca Parnasi, il palazzinaro trasversale tra Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle’
Cosa ne dite come voluto effetto distorcente?
Della serie: ‘come titola un giornale per evitare una querela’.
Ma io in ogni caso suggerirei al Movimento 5 Stelle, anche a mio nome come militante ed elettore, di sentire un bel po’ di pareri legali per verificare che comunque non ci siano gli estremi, alla luce dell’effetto distorcente del titolo.
Signor Marchionne, Signor De Benedetti, Signori direttori, che su loro incarico dettate la linea editoriale della Stampa e dell’Espresso e che perciò decidete ogni giorno su cosa e come fornire informazione, vi pare, il vostro, un comportamento non solo moralmente, ma persino professionalmente corretto?
Avete un dovere, Signori, come responsabili a diverso titolo di organi di informazione, cui non state adempiendo!
State consapevolmente informando in maniera distorcente, per insinuare nella mente di chi vi legge una falsità che non potete scrivere esplicitamente perché in tal caso la querela sarebbe scontata.
Non state chiedendo trasparenza, non state pretendendo informazione, come pur sarebbe vostro imprenscindibile dovere.
Non state ricordando a chi vi legge che: senza trasparenza non c’è onestà.