La fondazione EYU, il cui presidente è il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, ha querelato il giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Alberto Falci “per un articolo sui 123mila euro percepiti dalla stessa fondazione per uno studio commissionato dall’imprenditore Parnasi (ora in custodia nell’inchiesta sullo stadio della Roma) di cui non si trova il contenuto”.
Lo ha scritto Enrico Mentana in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
Il direttore del Tg La7 ha commentato la vicenda in questi termini: “L’ultima volta che il Pd prima di oggi era stato all’opposizione (2008/2011) a cannoneggiare governo e maggioranza di allora erano i due quotidiani del partito, L’unità e Europa, e la tv Youdem. Sette anni dopo quelle testate non escono più, e quella televisione è spenta. Restano le loro iniziali a dar vita alla Fondazione EYU, che ha pensato di tenere accesa la fiaccola della libera informazione a modo suo”.
E ha concluso: “‘Continuiamo così, facciamoci del male’ diceva con una memorabile battuta Nanni Moretti in ‘Bianca’. Anche lì davanti a una fetta di torta”.
Intanto Bonifazi ha dichiarato che il Pd, a differenza del M5S, è sempre stato trasparente e si è detto “disposto a cessare ogni forma di polemica se davvero il vicepresidente Di Maio è disponibile ad aprire un tavolo concreto in cui scrivere una legge che sancisca, in modo definitivo, i principi di trasparenza cui dovranno soggiacere tutti i partiti politici e i soggetti ad essi in qualsiasi modo correlati”.
Quanto alla questione della fondazione EYU, Bonifazi ha affermato: “Il PD ha un profilo assolutamente trasparente, eppure c’è chi vuole confondere le mele con le pere, ovvero sostenere che la Fondazione EYU, tirata in ballo in questi giorni, sia stata utilizzata come ‘scatola vuota’ per finanziare il PD”.